Incidente Porto Ercole: "Ho visto mia moglie sparire in acqua"

Il drammatico racconto del comandante della barca a vela ricoverato a Orbetello. Le ricerche della donna continuano senza sosta

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di Luca Mantiglioni

"L’ho vista cadere in acqua e sparire tra le onde. Un attimo e non l’ho vista più".

E’ drammatico il racconto che Fernando Manzo, imprenditore edile 61enne e comandante della barca a vela che si è scontratta con il motoscafo nelle acque tra Porto Ercole e Isola del Giglio, fa di quei terribili momenti. Lui è rimasto ferito e si trova ricoverato in ospedale, mentre la moglie – Anna Claudia Cartoni, 60 anni – è data per dispersa e il personale della Guardia costiera, dei carabinieri, dei vigili del fuoco e anche della sezione aerea della Guardia di finanza la sta cercando dal pomeriggio di sabato senza alcuna sosta.

"Anche nelle ore notturne – spiega Luigi Buta, comandante della Capitaneria di Porto Santo Stefano –. Le difficoltà stanno nello scorrere del tempo, perché più ore passano e più vasto diventa il raggio di azione per per ricerche".

Nello scontro tra la barca a vela di 14 metri (sulla quale viaggiavano sei persone, tutte romane) e il motoscafo di 10 (con a bordo due uomini e una donna danesi e una donna italiana, tutti incolumi) ha perso la vita Andrea Giorgio Coen, 59 anni, noto antiquario con negozio nella Capitale, in via Margutta, e sono rimaste ferite due donne (medicate e dimesse già sabato sera) e un uomo ricoverato nell’ospedale di Grosseto. Manzo è ricoverato invece ad Orbetello.

Nella notte fra sabato e ieri la barca a vela è stata trainata fino al molo Garibaldi, a Porto S.Stefano, dove il personale della Guardia costiera ha apposto i sigilli del sequestro, così come avvenuto per il motoscafo che, sempre ieri, è stato trasferito dal molo Garibaldi al cantiere nautico di Cala Galera dove – una volta sollevato – è stato possibile recuperare la salma di Coen rimasta incastrata tra le eliche del motore.

La barca a vela è stata colpita a dritta di poppa e il motoscafo avrebbe continuato la corsa passandoci sopra. Un impatto violento, che la barca a vela (che aveva le vele alzate) non ha potuto evitare. Lo scontro è avvenuto a cirac sei miglia a ovest del Promontrio, fra Torre Ciana e l’Isola del Giglio.