Post Facebook contro Carola Rackete, poliziotta della questura di Grosseto nella bufera

Il caso: la donna ha scritto parole di fuoco, poi cancellate. Si è scusata: "Ho esagerato"

La capitana Carola Rackete (Ansa)

La capitana Carola Rackete (Ansa)

Grosseto, 21 febbraio 2020 - Una poliziotta della questura di Grosseto è nella bufera dopo un post contro Carola Rackete, la giovane comandante della nave Sea Watch finita al centro delle cronache giudiziarie dopo il turbolento sbarco dei migranti a Lampedusa ai primi di luglio, nei giorni del "muro contro muro" con l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini.

"Lurida zecca", "Terrorista", questi alcuni degli epiteti scritti dalla poliziotta sul suo profilo personale. Dopo le prime proteste il post è stato rimosso. La stessa poliziotta ha poi scritto un nuovo post in cui ammette di aver esagerato. "Ciò non toglie che continuo a pensare delle ong ciò che penso", scrive ancora la donna in un post. 

La questura ha avviato accertamenti. «In relazione al post apparso su un profilo Facebook riconducibile ad un appartenente alla Polizia di Stato di Grosseto pubblicato ieri sera e poi rimosso, quest'Ufficio sta verificando la sua effettiva riferibilità al dipendente di questa Amministrazione. In caso di esito positivo, verranno presi tutti i provvedimenti del caso», è la nota della stessa questura.