Ex Casa dello studente: il cantiere ’vola’

Lavori in dirittura d’arrivo, probabile consegna entro agosto. L’edificio sarà un ’condominio sociale’ per sperimentare l’auto-aiuto

Migration

Il cantiere della ex ’Casa dello studente’, in via Scopetani, è in dirittura d’arrivo. Dopo il lockdown imposto dal Covid19 la ditta edile Dicorato Giuseppe di Barletta sta spingendo sull’acceleratore e per fine agosto l’edificio potrà, verosimilmente, essere consegnato al Comune. Ospiterà un ’condominio sociale’, ovvero una forma residenziale sperimentale in cui persone anziane o soggetti fragili potranno trovare accoglienza in mini appartamenti da 45 metri quadrati accanto a giovani coppie (non necessariamente famiglie), anche esse accolte in uno degli appartamenti in via di realizzazione. Il principio di fondo in base al quale il Comune di Grosseto, con proprio personale (gli ingeneri Alessandro Villani e Raffaele Gualdani), ha elaborato il progetto della nuova ’Casa dello studente’ è quello dell’auto-aiuto: persone che vivono in maniera autonoma all’interno di uno stesso edificio si aiutano tra di loro in caso di necessità.

Questo della ex ’Casa dello studente’ è il primo esperimento del genere in provincia di Grosseto. Esistono sporadiche situazioni simili nel resto della regione e in alcune zone del Nord Italia. È molto diffuso, invece, all’estero, soprattutto in Nord Europa e negli Usa. "È un progetto che abbiamo voluto fermamente – dicono gli assessori Riccardo Megale (lavori pubblici) e Mirella Milli (servizi sociali) – per recuperare e valorizzare un immobile cittadino in disuso che è parte del patrimonio comunale e allo stesso tempo per dare una risposta concreta ai bisogni, sempre crescenti, della cittadinanza. Al quarto piano andremo a ospitare una comunità di minorenni in difficoltà. Potremo accogliere fino a 11 ragazzi. Questo è un servizio di cui si sente molto il bisogno perché al momento i ragazzi che vengono a trovarsi in situazioni difficili (separazioni o altro) possono essere accolti dalla comunità di Santa Elisabetta o da Nomadelfia". "Quando la diocesi ci ha detto di non essere più interessata a portare avanti il suo progetto per la ex Casa dello Studente – ricorda Megale – ci siamo attivati subito con l’assessore regionale Saccardi per chiederle cosa era possibile fare per non perdere il finanziamento da 1,4 milioni che la Regione aveva concesso alla diocesi. La Saccardi ha avuto l’idea del ’social-housing’ e noi come Comune abbiamo subito riconvertito i vecchi progetti per realizzare il primo condominio sociale di Grosseto".

Andrea Fabbri