Covid, l’autunno parte con i numeri in calo

Livorno, dati nettamente migliori dello scorso anno, quando i contagi erano in aumento. "La vaccinazione ci sta salvando"

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Come sarà l’autunno covid? Non è semplice rispondere a questa domanda che si stanno facendo un po’ tutti, ma da parte dei medici, nonostante la variente delta dsel virus molto più contagiosa, c’è una certa fiducia nella tenuta complessiva del sistema, grazie alle vaccinazioni.

Lo scorso anno, in questi stessi giorni, c’erano alcuni segnali di ripresa dei contagi, ma forse nessuno si aspettava quello che sarebbe avvenuto nel giro di tre settimane: il 22 ottobre 2020 i casi iniziarono a crescere verticalmente anche al Livorno e provincia. Il bollettino Asl di quel giorno riportava nell’area di Livorno 140 contagi di cui Collesalvetti 8, Livorno 132 e nelle valli Etrusche 29 casi, di cui Cecina 10, Piombino 3, Rosignano Marittimo 13, San Vincenzo 3. All’Elba 7 casi. In totale 166 positivi.

E nei giorni successivi l’escalation continuò con la progressiva chiusura delle scuole e il ritorno alle limitazioni per bar, ristoranti, palestre e movimenti.

Ora invece, dopo il picco dei giorni di ferragosto, siamo ancora in fase discendente. Dai 1360 casi nell’Asl Nord Ovest della settimana di inizio settembre, siamo arrivati a 604 (meno della metà). nell’ultimo report complessivo di sette giorni. Quimndi nell’area di Massa, Lucca, Pisa e Livorno i contagi so sono dimezzati rispetto al periodo precedente. Il dato giornaliero di ieri fa segnare 30 nuovi casi (20 Livorno, 2 Collesalvetti, 1 Rosignano, 4 Cecina, 1 Castagneto, 1 Piombino, 1 Portoferraio) e nessun decesso. A livello reguonale un altro idicatore che fotografa la situazione è quello dei ricoveri: sono 337 (-11 rispetto a venerdì) di cui 49 (stabili) in terapia intensiva. Il calo dei ricoveri è sempre un dato che fa capire che la pandemia è un fase regressiva. Anche l’apertura delle scuole, che nel 2020 determinò un’esplosione dei contagi, questa volta è avvenuta in una situazione ben diversa con gli insegnanti vaccinati e circa 23 degli studenti delle superiori che hanno fatto almeno una dose. Infatti per ora le classi in quarantena a Livorno e provincia sono 5 su un totale di quasi quarantamila studenti. Ma la differenza è soprattutto nelle Rsa e Case di Riposo dove ci sono le persone più anziane e più a rischio in caso di covid. Lo scorso anno avevamo già alcuni focolai. Oggi, grazie al vaccino, anche in caso di contagio, gli effetti sono limitati e spesso le persone non si accorgono di nulla, la maggior parte dei pazienti sono asintomatici e vengono evidenziati solo dai tamponi periodici.

La Toscana è la seconda regione in Italia per dosi di vaccino somministrate (dato percentuale) e i risultati si vedono. Fino al 30 settembre l’accesso agli hub vaccinali è libero, basta la tessera sanitaria. Quindi restano attivi i centri in tutta la provincia. Ma poi si stanno studiando anche altre modalità per garantire la vaccinazione quando i centri (probabilmente a fine ottobre) chiuderanno i battenti. Dalle società sportive, alle farmacie, diestretti Usl, medici di famiglia. Anche perché ora le persone che devono ancora ricevere al prima dose sono poche e il servizio è più facilmente gestibile anche in strutture più piccole. L’obbligo del green pass sui luoghi di lavoro dal 15 ottobre sta facendo accelerare la vaccinazione degli ultimi indecisi. "E’ importante avere il massimo di popolazione vaccinata – spiega

il dottor Riccardo Ristori che ha una lunga esperienza in questo anno e mezzi di covid – perché così il virus circola meno e anche le persone che per vari motivi (terapie, particolari malattie, età sotto i 12 anni) non possono vaccinarsi sono meno esposte al rischio. Ancora un piccolo sforzo e ce la facciamo".

Luca Filippi