«Bus pieni e tariffe insopportabili». I pendolari contro Tiemme

I cittadini: «Impossibile fare gli abbonamenti settimanali. Ingiusto»

Critiche contro il costo dei biglietti di Tiemme e le modalità di abbonamento

Critiche contro il costo dei biglietti di Tiemme e le modalità di abbonamento

Grosseto, 23 settembre 2018 - UN RIENTRO a scuola tormentato, quello che vivono i ragazzi del comune di Roccastrada, dove l’unico collegamento con Grosseto è l’autobus, il cui servizio è gestito da Tiemme Spa. A pochi giorni dall’inizio delle lezioni, infatti, la società che gestisce i trasporti ha deciso di aumentare il prezzo dei biglietti eliminando, tra l’altro, la possibilità di acquistare il settimanale. Una decisione che ha scatenato una polemica su Facebook tra i genitori dei ragazzi coinvolti e che si è ben presto diramata. L’abolizione del settimanale, il costo eccessivo del giornaliero (circa 9 euro, tra andata e ritorno) e il servizio carente sono alla base del malcontento degli abitanti. «L’abbonamento è aumentato in maniera importante nell’ultimo anno – esordisce così Paola Veniero –. E senza il settimanale, siamo in difficoltà per settembre e giugno, visto che il mensile decade alla fine del mese. Il servizio è pessimo, passano tre bus da Ribolla, sono pieni e i ragazzi viaggiano in piedi. E poi il ritardo: i ragazzi perdono la prima ora e una parte dell’ultima e noi genitori siamo obbligati a fare permessi».

E, infatti, i bus che passano da Ribolla hanno tutti un tragitto differente, ma una volta in città, il giro è lo stesso: stazione, scuole e Cittadella dello studente, dove arrivano quasi sempre in ritardo. «Quello che chiediamo – aggiunge – è un servizio migliore. Vorremmo dei bus che arrivino puntuali e con un posto garantito a sedere, dato che lo paghiamo. E se possibile dei percorsi differenziati». Oltre a queste, la richiesta è di abbassare il prezzo dei biglietti, visto che l’aumento tocca il 40% e il servizio è discutibile. Michela Bognomini ce lo fa notare così: «Perché pagare il mensile se sono solo due le settimane di servizio? Ci sono molte persone che hanno due figli e si trovano nella mia situazione di dover spendere 9 euro al giorno a testa, per due settimane di settembre. Chi viene da fuori deve poter usufruire dei trasporti». Intanto, sul fronte istituzionale, si stanno muovendo per trovare una soluzione e, a breve, si terrà un incontro con l’assessore regionale. Anche il sindaco del comune di Roccastrada, Francesco Limatola, ha preso una sua posizione sulla questione ed ha così commentato: «Stiamo verificando insieme agli altri sindaci del territorio la questione degli aumenti di prezzo del biglietto che hanno creato disagio alle famiglie che hanno figli che usano trasporti pubblici. Metteremo in atto le misure necessarie in modo da venire incontro alle esigenze delle famiglie».

Francesca Sabatini