Archivi minerari, strategie di rilancio

Oggi alle 15 diretta streaming con numerosi interventi sul recupero di questo importante patrimonio

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Terminato il riordino degli archivi minerari di Massa Marittima che sarà presentato oggi in diretta streaming con inizio alle 15 sulla pagina Facebook del Museo Magma di Follonica (Gr) nell’ambito della conferenza dal titolo ’Da documento a rete di memorie del territorio, del lavoro, dell’impresa toscana Censimento degli archivi minerari e siderurgici della Toscana’. ’Archivi minerari della Montecatini, Montedison e Solmine a Massa Marittima’ è il titolo dell’intervento specifico sugli Archivi Minerari conservati a Niccioletacon la partecipazione di Lidia Bai, Presidente del Parco Nazionale delle Colline Metallifere, Roberta Pieraccioli, direttrice della Biblioteca di Massa Marittima, e dell’archivista Simonetta Soldatini.

Ci sarà l’intervento, sempre online, del presidente della Regione Eugenio Giani e di Sabina Magrini soprintendente ad interim della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana. Questa conferenza rientra in un progetto che vede il Museo Magma di Follonica come soggetto coordinatore e capofila, finalizzato alla costituzione di una rete che mette insieme le miniere dell’Amiata, le Colline Metallifere, l’industria siderurgica di Follonica e Piombino, le miniere dell’Elba, costituendo un potenziale narrativo, storico e documentale unico nel panorama nazionale per scrivere una parte significativa della storia del lavoro in Italia. In questo contesto la presenza di Massa Marittima è di grande rilievo offrendo l’occasione per presentare il riordino complessivo degli archivi minerari che riguardano un’unica società che li ha gestiti e che ha cambiato nome negli anni: la Montecatini diventata poi Montedison e infine Solmine. Tutti i suoi impianti, e quindi non solo quelle presenti a Massa Marittima ma anche a Gavorrano, Scarlino, Bocchegiano, all’isola del Giglio, all’Argentario, a Pescara, una volta abbandonati negli anni Ottanta, hanno fatto confluire i propri archivi a Massa Marittima.

Tutti questi materiali sono stati sistemati nel Centro di Documentazione a Niccioleta e, dopo un lungo periodo di studio, riordino e catalogazione iniziato nel 2012 sono ora fruibili e consultabili: oltre 20 mila faldoni contenenti documenti di tutti i tipi, dalle schede del personale alle buste paga, ai cartelline, alla corrispondenza, e oltre 7000 tra mappe, piani minerari, foto e disegni di macchinari. L’avvio dei lavori nel 2012 è stato dato grazie ad un cospicuo finanziamento dal Parco Nazionale delle Colline Metallifere, ed è stato portato avanti con risorse del Comune di Massa Marittima e della Regione Toscana tramite la Rete delle Biblioteche di Maremma.

Gianfranco Beni