Archivi minerari, mappe e disegni L’inventario nel libro di Soldatini

Un patrimonio culturale e storico che abbraccia le Colline Metallifere

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Gli Archivi minerari della Montecatini, Montedison e Solmine tornati alla luce a Massa Marittima e conservati d’ora in poi a Niccioleta nel Centro di Documentazione dopo un lungo periodo di studio, riordino e catalogazione iniziato nel 2012. Sono ora consultabili: 20mila faldoni con documenti di tutti i tipi, dalle schede del personale alle buste paga, ai cartelline, alla corrispondenza, 7000 tra mappe, piani minerari, foto e disegni di macchinari. L’operazione è stata illustrata da Lidia Bai, Presidente del Parco Nazionale, Roberta Pieraccioli, direttrice della Biblioteca, Simonetta Soldatini, archivista. Il Museo Magma come soggetto coordinatore e capofila, finalizzato alla costituzione di una rete che mette insieme le miniere dell’Amiata, le Colline Metallifere, l’industria siderurgica di Follonica e Piombino, le miniere dell’Elba, costituendo un potenziale narrativo, storico e documentale unico nel panorama nazionale per scrivere una parte significativa della storia del lavoro in Italia. Sarà l’occasione per presentare il riordino complessivo degli archivi minerari che riguardano un’unica società che li ha gestiti e che ha cambiato nome negli anni: la Montecatini diventata poi Montedison e infine Solmine. Tutti i suoi impianti, e quindi non solo quelle presenti a Massa Marittima ma anche a Gavorrano, Scarlino, Bocchegiano, all’isola del Giglio, all’Argentario, a Pescara, una volta abbandonati negli anni Ottanta, hanno fatto confluire i propri archivi a Massa Marittima. Tutti questi materiali sono stati sistemati nel Centro di Documentazione a Niccioleta.

L’avvio dei lavori è stato dato grazie ad un cospicuo finanziamento dal Parco Nazionale delle Colline Metallifere, ed è stato portato avanti con risorse del Comune di Massa Marittima e della Regione Toscana tramite la Rete delle Biblioteche di Maremma. Il volume dell’inventario, curato da Simonetta Soldatini e finanziato dal Parco delle Colline Metallifere e dal Comune, è già in stampa presso la Casa Editrice Polistampa di Firenze, e sarà disponibile ai primi del 2021.

Gianfranco Beni