Amati annuncia battaglia in consiglio: "Provinciale 129 piena di buche"

L’esponente di Fratelli d’Italia attacca il presidente Limatola: "E’ mai possibile che chi percorre la strada debba sperara di non trovare nebbia o pioggia e sia costretto a viaggiare a 30 all’ora per dossi e frane?" .

Amati annuncia battaglia in consiglio: "Provinciale 129 piena di buche"

Amati annuncia battaglia in consiglio: "Provinciale 129 piena di buche"

Altro che viaggi rilassanti, percorrere le strade dell’Amiata è una "via crucis". A dirlo, denunciando lo stato in cui vertono le strade interne dell’Amiata, è Guendalina Amati, consigliere provinciale Fratelli d’Italia Grosseto, che lancia l’ennesimo grido d’allarme sullo stato nel quale si trovano molte strade provinciali. Fratelli d’Italia, su questo tema, è pronto a dare battaglia in consiglio provinciale. "Quando si parla di strade in provincia di Grosseto la nota è per lo più dolente – spiega Amati – ma lo è ancora di più quando i tratti attraversano le zone interne e montane". Poi Amati si rivolge al presidente della Provincia, Francesco Limatola: "Vorrei portare all’attenzione del presidente della Provincia Limatola, la S.P. 129 Altore – prosegue Amati – strada che attraversa il comune di Seggiano e collega l’Amiata all’autostrada A1. Per coloro che non conoscono la zona montana, la SP 129 è la via più veloce per raggiungere il raccordo autostradale o località come Chianciano Terme e Città della Pieve. Peccato che tale via di comunicazione presenti un manto stradale per lo più dissestato, con dossi e frane e quasi nessun tipo di segnaletica, senza dimenticare che le barriere ai lati della carreggiata per la maggior parte sono inesistenti". Amati prosegue: "Percorrere la SP Altore – commenta - è un po’ come diventare protagonisti di un poema epico, in cui si combattono innumerevoli battaglie per arrivare infine vincitori alla meta, intesa, quest’ultima, come quella di giungere sani e salvi al confine con la provincia di Siena". La consigliera provinciale di Fratelli d’Italia incalza: "Arrivati in prossimità del cartello che segna il confine tra le due province – prosegue – si apre una nuova realtà. Sembra di essere addirittura non in un’altra provincia, ma in un’altra nazione. Magicamente cambia il manto stradale, appaiono nuovamente segnaletica orizzontale e verticale, delineatori di margine catarifrangenti, guard rail e banchine stradali". Infine conclude: "Caro presidente Limatola – si chiede Amati - è mai possibile che coloro che si trovano a percorrere la SP 129 debbano fare gli scongiuri nella speranza di non trovare la nebbia o la pioggia, oppure siano costretti a mantenere una velocità massima di 30 chilometri orari perché altrimenti rischiano di spaccare braccetti o coppa dell’olio delle proprie autovetture?"