BARBARA BERTI
Sport

Turchi, cancellato l’incubo doping: assolto

Il tribunale nazionale ha creduto all’innocenza del campione fiorentino: "Mai dubitato: sono soddisfatto perchè sono stati mesi bui"

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di Barbara Berti

"La fine di un incubo, adesso si riparte più forti di prima". Si esprime così il pugile fiorentino Fabio Turchi, dopo aver saputo che il Tribunale nazionale antidoping lo ha assolto dall’accusa di aver fatto uso di sostanze dopanti. Il peso massimo-leggero (21 vittorie e 2 sconfitte) era stato trovato positivo alle sostanze Ligandrolo e Sulfoxide dall’agenzia ’UK Anti doping’ alla vigilia del match disputato l’11 giugno scorso alla Wembley Arena contro Richard Riakphore. Turchi aveva sempre dichiarato la sua estraneità ai fatti imputati e il Tribunale antidoping, dopo aver analizzato i alcuni integratori indicati dall’atleta, ha riconosciuto la buona fede del pugile.

"Non ho mai dubitato della mia innocenza e sono estremamente soddisfatto della decisione assunta dal Tribunale" dice il campione di Firenze senza negare, però, che "sono stati mesi molto difficili, specialmente all’inizio perché era la mia parola contro quella delle analisi scientifiche". Terminata la sospensione cautelare, adesso il pugile è intenzionato a lasciarsi alle spalle questo brutto episodio e concentrarsi sulla sua carriera. "La macchia del doping per un atleta è pesante, molto – dice – E ho attraversato un periodo davvero brutto. Per questo voglio ringraziare in primis la mia compagna, Paola, che mi ha sempre supportato e sopportato. Poi voglio dire grazie all’avvocato Andrea Scalco di Verona e al professore Giuseppe Pieraccini di Firenze che mi hanno affiancato e assistito in questa fase delicata della mia carriera. E poi, ovviamente un grazie a mio padre Leonardo, alla mia famiglia e agli amici". Se in questo periodo l’atleta non ha potuto mettere piede in alcuna struttura Coni – allenandosi solo all’aperto per mantenere un minimo di forma fisica e mentale – adesso riparte con la preparazione ‘seria’, dividendosi tra Livorno – dove attualmente vive – e Firenze.

"Se tutto va bene, tra fine marzo e i primi di aprile, torno sul ring: volerò in Australia per affrontare Floyd Masson per il titolo mondiale Ibo" annuncia il campione di Firenze. "E’ l’avversario perfetto per me: stessa guardia destra, siamo simili a livello di allungo e altezza. E’ sempre un rischio gareggiare in trasferta ma sono convinto di poter vincer" conclude Turchi.

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