BARBARA BERTI
Sport

Turchi a Londra cerca il pass per il mondiale Ibf

Il fiorentino sabato a Wembley affronterà l’idolo di casa Riakporhe nella semifinale più bella della carriera

di Barbara Berti

"Sono pronto: arrivo da un lungo periodo di preparazione e stavolta partire da sfavorito mi dà quel senso di leggerezza che mi fa vivere con tranquillità la vigilia di un match così importante". Parola di Fabio Turchi, il pugile fiorentino che sabato salirà sul ring della Ovo Arena di Wembley per affrontare Richard Riakporhe, imbattuto atletica di casa, in un match valido come semifinale mondiale per la federazione IBF (pesi massimi leggeri), match clou della serata organizzata da Boxxer e trasmessa in diretta globale da Sky Sports Boxing. Turchi, 29 anni il prossimo 24 luglio, vanta un record di 20 vittorie (14 ko) ed una sola sconfitta, contro l’irlandese Tommy McCarthy, risalente al 2019. Ha già vinto la cintura dell’Unione Europea di categoria, i cruiser (limite di 91kg), oltre alle internazionali della WBC e dell’IBF. Rappresentato dalla scuderia "OPI Since ‘82", il talento di Firenze combatte in guardia mancina e alla bravura tecnica, costruita assieme al suo coach e padre Leonardo, unisce una naturale propensione agli scambi sulla corta distanza.

Come è andata la preparazione?

"Benone, ho una voglia matta di salire sul ring. Insieme al babbo (l’ex campione italiano Leonardo Turchi, ndr) abbiamo svolto regolarmente tutti gli step che ci eravamo prefissati. Per dieci giorni ho avuto il pugile Ciselak come sparring partner ed è stata un’esperienza incredibile. Per la parte atletica mi sono affidato al mio storico preparatore Donato Quinto e a Livorno ho fatto un lavoro specifico con i pesi insieme a Valerio Perullo e devo dire che a livello muscolare sono cresciuto molto".

Cosa teme del suo avversario?

"E’ alto, ha una fisicità e un allungo importante. Ricordo che ha messo ko McCarthy, mio rivale storico, insomma è uno pericoloso. Però ho studiato i suoi incontri, guardando i video, e tecnicamente non mi ha impressionato".

Come pensa di affrontare l’incontro?

"Mi aspetto un match combattivo fin da subito: Riakporhe proverà a prendere il centro del ring e di giostrare lui l’azione, sfruttando le doti fisiche ma io sarò sul ring con qualche chilo in più di muscoli e ciò non guasterà. Non gli darò punti di riferimenti e lo contrasterò da subito piazzando colpi importanti per far sentire la mia presenza".

Combattere lontano da casa sarà un vantaggio o no?

"Sono disposto a fare i salti mortali sul ring contro Riakporhe. Ma combattere fuori casa contro il favorito mi dà quel mix di spensieratezza e determinazione, leggerezza e convinzione che voglio giocare a mio favore. E poi quel giorno a Firenze ci sarà la seconda semifinale del torneo del Calcio Storico: per me sarà uno stimolo in più per portare lo spirito battagliero del ‘sabbione’ di Santa Croce sul ring di Wembley".