REDAZIONE FIRENZE

Palladino lascia la Fiorentina: tensioni e promesse non mantenute

Palladino abbandona la Fiorentina dopo promesse di impegno. Commisso deluso, la società pianifica il futuro.

Tifosi della viola che condividono momenti di gioia e sofferenza durante la partita

Tifosi della viola che condividono momenti di gioia e sofferenza durante la partita

In questa vicenda non c’è niente di lineare. Non ci sono vincitori, ma solo sconfitti. Palladino promette il massimo impegno per l’anno prossimo, incontra la dirigenza per programmare il mercato e il giorno dopo la conferenza stampa in cui il presidente Commisso lo definisce "un figlio", molla tutto e se va (con l’ombra di un suo possibile approdo ad un’altra squadra). La società, dal canto suo, gli prolunga il contratto, pianifica la stagione e parla ai giornalisti e alla città. Il presidente si espone in prima persona e, col senno di poi, fa pure una brutta figura. Possibile che in casa viola nessuno si fosse accorto di niente e non avesse avuto il sentore di quanto stava per accadere? Perché Palladino non ha comunicato le sue intenzioni prima di mettere in difficoltà la Fiorentina? E perchè non ha chiesto un ulteriore incontro chiarificatorio? La verità è che da questa vicenda nessuno esce bene. Palladino in primis, ma anche la società. Ci conforta solo una cosa. Quando si chiude una porta si spalanca spesso un portone. E se ci pensate è proprio quello che successe con l’arrivo di Italiano dopo la fuga di Gattuso.

Cosimo Zetti

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