Milenkovic nel mirino della torcida brasiliana E oggi gioca Amrabat

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Nikola Milenkovic è un difensore arcigno. Usa spesso il fisico, ma non è un calciatore cattivo, sportivamente parlando. L’episodio che, suo malgrado, lo ha visto protagonista nel match d’esordio Mondiale della sua Serbia contro il Brasile, gli ha fatto fare il giro del mondo. L’intervento che è costato a Neymar una lesione del legamento della caviglia (e che probabilmente lo costringerà a non essere più disponibile in questo Mondiale nonostante alcune ottimistiche previsioni) non era mirato a far male.

Anzi, la chiusura di Milenkovic è stata ottima sull’attaccante lanciato a rete e l’intervento non è risultato neanche falloso agli occhi dell’arbitro. Intervento duro, ma onesto. Men che meno da ammonizione. La dinamica ha portato la caviglia di Neymar a fare un movimento innaturale sotto il peso del corpo.

Nelle ore successive Milenkovic è stato preso di mira dei tifosi brasiliani. Sul web in tanti di sono scatenati, definendolo il calciatore più odiato in Brasile, colui che ha privato la Selecao della sua stella. In tanti lo hanno cercato (come accade ormai di consueto) sui social per entrare in contatto con lui. Non lo hanno trovato, perché Nikola lo scorso agosto ha cancellato tutti i suoi profili.

Più ‘tranquillo’ il Mondiale degli altri viola. Ieri Zurkowski ha assistito ancora dalla panchina alla vittoria della sua Polonia (2-0) contro l’Arabia Saudita, mentre oggi il Marocco di Amrabat se la vedrà nella seconda partita del girone contro il Belgio. Il centrocampista viola è stato straripante contro la Croazia e punta a ripetersi contro altri grandi avversari.

Alessandro Latini

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