Le urla dalla panchina

L’allenatore a muso duro: "Alcuni elementi possono dare di più". E sulle critiche: "Spero proprio che i ragazzi reagiscano come me"

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L’amarezza è dipinta sul volto. Il pareggio contro il modesto RFS Riga non se l’aspettava nemmeno Vincenzo Italiano. "Ci stiamo abituando a questo tipo di epilogo. In ogni partita riusciamo a non fare gol già fatti, senza concretizzare cose semplici. Poi si complicano le partite che dovevi vincere largamente. Non abbiamo dimostrato il nostro valore, resta la difficoltà nel fare gol. Abbiamo tirato 30 volte ed abbiamo fatto un 1 gol...".

La mancanza di gol comincia a pesare a livello mentale?

"Si lavora per tirare tante volte in porta. Ci proviamo con cross, combinazioni, tiri da fuori e con tante soluzioni. Purtroppo stiamo pagando la nostra poca freddezza sotto porta. L’unico appunto è questo, i ragazzi hanno fatto di tutto per vincere anche stasera. Abbiamo buttato via già due punti importanti in questo girone. Ci rifaremo alla prossima".

I tanti cambi possono togliere qualche certezza alla squadra?

"Abbiamo giocato sette partite ufficiali, le rotazioni sono state obbligate. Ci sta di perdere identità ed un po’ di furore, ma quando riesci a coinvolgere tutti, la prestazione la possono fare. Alcuni elementi possono dare di più. Per me la differenza la sta facendo la poca fame negli ultimi sedici metri".

C’è stato qualche fischio a fine partita...

"Questa è una piazza che vuole sempre risultati importanti. Se si sono alzate le aspettative è merito nostro. Ricordo che lo scorso anno siamo partiti con una sconfitta a Roma e tutti erano contenti per la ritrovata identità. Mi piace così, abbiamo perso solo una partita ed usciamo fra i fischi. Mi spronano a fare sempre meglio, spero li abbiano sentiti i ragazzi e che reagiscano come farò io. Sappiamo dove stiamo lavorando, dispiace solo che si possa perdere tutto questo entusiasmo in pochi mesi. Però lotteremo per tornare ad uscire dal campo tra gli applausi".

La rosa è adeguata per così tanti impegni?

"Stiamo cercando di abituarci a questa situazione, dove ci alleniamo poco e giochiamo tanto. In questa coppa possiamo dire la nostra. Domenica rigiochiamo e ne metteremo in campo undici che si spera possano fare una prestazione di livello".

Alessandro Latini

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