ROBERTO DAVIDE PAPINI
Sport

Kokorin suda e scalpita: "Pronto a essere decisivo"

L’attaccante russo in cerca di continuità dopo un periodo da ’invisibile’ "Qui un ambiente fantastico, come i tifosi. Ecco perché vorrei vincere"

di Roberto Davide Papini

Dire che Aleksandr Kokorin scalpita è dire poco: "L’obiettivo più importante è quello di essere pronto, dal punto di vista fisico, e di giocare. Non mi interessa se da attaccante, a destra, a sinistra, al centro, da difensore. Vorrei solamente giocare e trovare continuità". Insomma, a parte che in porta (ma non si sa mai), il trentenne russo giocherebbe ovunque, pur di riassaporare il gusto del campo. Arrivato a gennaio 2021 e quasi mai impiegato (tra guai fisici e scelte tecniche), in realtà Kokorin dovrebbe essere il vice Vlahovic, quello che non è arrivato con il mercato estivo. Saprà vincere lo scetticismo che lo circonda? Nella lunga “confessione“ a cuore aperto ospitata sul sito ufficiale della Fiorentina, il russo mostra di voler essere protagonista in viola.

"Ovviamente vorrei vincere un trofeo qui. Secondo me la Fiorentina ha giocato bene anche lo scorso anno, meno bene in alcune partite, e credo che la posizione finale in classifica non rispecchi il valore della squadra. Questo deve cambiare a partire da quest’anno, dobbiamo cercare magari di arrivare in zona Europa League, vincere la Coppa Italia, se possibile". A Firenze ha trovato "un ambiente fantastico e tifosi straordinari".

Kokorin non ha un modello di basso profilo: "Ronaldo Nazario, il Fenomeno. Ho quasi sempre indossato il numero 9 da quando l’ho visto giocare, per cercare di imitarlo. Ho sempre pensato che fosse un giocatore straordinario, nonostante abbia smesso di giocare e ci siano molti altri calciatori, il mio modello è sempre stato solo Ronaldo".

Nessun dubbio sul tipo di gioco che predilige: "Personalmente preferisco uno stile di gioco più aggressivo, più offensivo, e per quello che sto vedendo in questa Fiorentina anche l’allenatore la pensa così". Di certo, la voglia di vincere non manca: "Voglio vincere ogni volta che gioco. Anche in allenamento: non importa se gioco a calcio, a ping pong, a basket o alla PlayStation, voglio sempre vincere, non mi piace perdere".

Nella intervista sul sito del club viola, Kokorin parla dell’infanzia, dei sacrifici notevoli prima di arrivare alla popolarità: "Ricordo che cominciavo ad allenarmi molto presto. Non ricordo questi momenti, perché ero piccolo, ma cominciavo a giocare a calcio verso le 6 o le 7 di mattina, poi alle 10 mi recavo in una specie di centro sportivo, dove oltre ad allenarmi frequentavo la scuola". Poi, Kokorin ha scalato le varie tappe del calciatore fino alla Nazionale e alla grande popolarità, non sempre facile da gestire. L’attaccante russo racconta la sua crescita come uomo (dovuta molto alla famiglia e alla nascita del figlio), le sue difficoltà con l’italiano ("ho problemi, ma lo capisco") e svela di non amare la vodka: "Preferisco una birra...".