Italiano non fa drammi "Ma sono preoccupato Non riusciamo a segnare"

di Giampaolo Marchini

Impegni ravvicinati, poco tempo per preparare le partite e cambi di formazione obbligati. Un menù che sarà spesso sulla tavola di Vincenzo Italiano che prova a rileggere, senza fare drammi. Anzi. Mantenendo una lucidità come deve essere con questo calendario che non ammette cali di attenzione. "Questa sconfitta è figlia dei primi venti minuti dove non eravamo noi" spiega l’allenatore della Fiorentina. Che prosegue: "Non abbiamo iniziato come nelle ultime gare, dove siamo stati più liberi mentalmente. Loro sono bravi nel ripartire e purtroppo abbiamo preso gol proprio in una situazione del genere. Se l’arbitro avesse fischiato fallo credo comunque che nessuno si sarebbe troppo lamentato". Il gol, però, anche a Udine è rimasto un miraggio: "Quattro gare senza segnare restano un problema, sarei stato più preoccupato però in assenza di occasioni. Ma non siamo incisivi e questa è la cosa che mi preoccupa".

I viola hanno provato a reagire soprattutto nella ripresa, tenendo il pallone, provando a verticalizzare di più. "Abbiamo cercato i varchi giusti – conferma il mister –. Poi loro si sono abbassati tutti e trovare gli spazi era complicato". Impossibile, però, non aprire il capitolo dei cambi di formazione. Scelte che Italiano spiega con tranquillità: "Ci sono giocatori che non possono fare tre partite in sei giorni – riprende –. Anche oggi (ieri, ndr) chi ha sostituito i titolari, e ce ne sono ben pochi qua, ha fatto bene. In ogni caso abbiamo giocato a testa alta potendo anche far male. Abbiamo subito gol tra l’altro su un episodio di fallo dubbio. Potevamo pareggiare, ma non ci siamo riusciti. Alla fine è il primo ko, eravamo ancora imbattuti".

Uno stop che fa male. Avrebbe preferito arrivare alla sfida contro la Juventus con un umore diverso: "Niente drammi o allarmismi. La squadra comunque, con tanti ragazzi che non giocavano da tanto tempo, ha fatto la prestazione".