BENEDETTO FERRARA
Sport

Gente che viene e gente che parte. I bravi ragazzi piacciono. Edmundo e Mutu di più

Personaggi. Uomini, ragazzi, ragazzini: gente che comunque attraversa la vita di chi è innamorato del colore viola. Chi va, chi...

Martinelli, portiere classe 2006; alle sue spalle De Gea

Martinelli, portiere classe 2006; alle sue spalle De Gea

Personaggi. Uomini, ragazzi, ragazzini: gente che comunque attraversa la vita di chi è innamorato del colore viola. Chi va, chi resta, chi torna. Piccole grandi storie che arrivano dallo spogliatoio della Fiorentina, quello che in questi giorni è a Burton upon the Trent in attesa delle tre amichevoli inglesi che aspettano la squadra di Pioli.

Il primo personaggio è il classico bravo ragazzo, quello umile che si danna l’anima, non fa mai casino e si fa voler bene dai compagni. E anche dai tifosi, se non fosse che a un calciatore voler bene non basta. E’ come la ragazza che dice che sei un tipo ma però, insomma, perché rovinare l’amicizia? Che malinconia. Già, Lucas è un po’ così. Gli vuoi bene, ma poi? Forse perché ci eravamo tanto illusi. Volevamo un centravanti e invece ci hanno detto che non era proprio un centravanti. Diciamo più seconda punta ma non proprio seconda punta, più un trequartista, ma forse anche esterno e perché no mezz’ala, sì ma non proprio… insomma, se non fosse un ragazzo centrato l’argentino sarebbe già in terapia ma mesi. Giusto per rispondere alla. Classica domanda: ma io chi sono? Ora Beltran potrebbe tornare un Sud America. Al Flamenco, pare, top club brasiliano disposto a mettere sul tavolo 15 milioni. Un affare, per la Fiorentina. Comunque se Lucas dovesse partire sentirà addosso tutto l’affetto del tifoso viola, quello che dice da tempo: bravo ragazzo Beltran, ma…insomma, i bravi ragazzi piacciono sempre ma a volte Mutu ed Edmundo piacciono di più. Già.

Altro bravo ragazzo: Tommaso Martinelli, portiere classe 2006, uno di cui si parla da almeno due anni come un predestinato. Che estate questa estate. Prima la maturità poi l’ingresso ufficiale in prima squadra come vice di De Gea, uno che lui metteva sempre in porta quando giocava alla Play. La sua permanenza a Firenze ha diviso i tifosi, perché molti avrebbero preferito vederlo andare in prestito a fare il titolare da qualche parte, piuttosto che restare qui per giocare un pugno di partite. Lui dice che cercherà di far cambiare idea a chi ha dubbi sul suo ruolo di riserva di un intoccabile. Chi lo conosce dice che al di là delle qualità tecniche Martinelli fin da ragazzino ha sempre mostrato una freddezza tra i pali fuori dal comune. Bella sfida. Per lui, e per la società.

Infine un ritorno che vale una storia per boomer. Bentornato Andrea Tarozzi, ex difensore di una lussuosa Fiorentina fine anni 90 oggi vice di Pioli. Buon difensore, Tarozzi ha diviso lo spogliatoio con Batistuta, Rui Costa e altri grandi calciatori del tempo che fu. Un bertornato a lui e anche a Riccardo Taddei, altro ex chiamato da Pioli in questa Fiorentina che tra ex e giocatori tifosi viola (Martinelli, Viti e Fazzini) mostra il lato luminoso di quella parola magica chiamata appartenenza.

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