Verona-Fiorentina 2-1: viola ko, si complica la corsa all’Europa

Non basta il gol di Castrovilli, proteste gigliate per un tocco di mano sul secondo gol scaligero

Verona-Fiorentina 2-2: Noslin festeggia il gol e la vittoria

Verona-Fiorentina 2-2: Noslin festeggia il gol e la vittoria

Verona, 5 maggio 2024 – La voglia di salvezza del Verona è più forte (o almeno lo è stata in questa domenica) delle ambizioni europee della Fiorentina. I viola, infatti, perdono per 2-1 in casa degli scaligeri e vedono la corsa per l’Europa attraverso il piazzamento in campionato si complica decisamente. Ora tutte le energie fisiche e mentali sono sulla semifinale di ritorno di Conference League, mercoledì 8 maggio 2024. Unica nota positiva il gol di Castrovilli (protagonista nel primo tempo anche con un tiro che ha colto un palo), mentre  Bonaventura è uscito zoppicante e i viola hanno protestato a lungo per u tocco di mano nell’azione del secondo gol. 

Come annunciato turnover totale da parte di Italiano che mette copiosamente mano alla rosa a disposizione. Il Verona sostituisce lo squalificato Cabal con Vinagre ed è Bonazzoli a guidare l'attacco. La partenza sembra sorridere al Verona. La Viola palleggia ma non affonda, l'Hellas prova, soprattutto, a ripartire. L'episodio che sblocca il match è un pasticcio clamoroso della difesa toscana. Christensen e Milenkovic non si comprendono, Noslin ci crede, scippa palla al portiere che lo sgambetta. Dal dischetto Lazovic è glaciale e porta avanti i veneti. La rete sveglia una Fiorentina applicata ma poco propositiva in fase offensiva. Prima è Montipò a respingere con il corpo una conclusione di Nzola con difesa di casa impreparata, poi il sinistro in diagonale di Castrovilli incoccia il palo alla sinistra di Montipò. La rete in chiusura di frazione. Castrovilli salta Vinagre con il tocco sotto e di sinistro inchioda Montipò. Alla ripresa delle ostilità Baroni toglie un nervoso Bonazzoli e prova con Swiderski sicuramente più prima punta.

Poi, l’episodio decisivo: Duda mette un pallone nel cuore dell'area viola, la difesa responge corto e dal limite Noslin fa partire un destro di straordinaria potenza. Collo esterno di controbalzo che fa esplodere il Bentegodi. La Fiorentina protesta per un tocco di mano di Lazovic ma dopo il check con la sala Var il direttore di gara convalida. Italiano centellina i suoi giocatori anche in previsione del ritorno di Conference con il Bruges e pesca dalla panchina, inserendo in rapida successione Kouamè, Bonaventura, Beltran e Mandragora. Viola che su palla inattiva ha l'occasione del pareggio, ma il sinistro al volo di Nzola non trova lo specchio della porta. Italiano disegna nel finale una Fiorentina tutta offensiva. Esce Faraoni, applaudito dal suo ex pubblico, dentro Belotti. Baroni sceglie cambi di ruolo, Dawidowicz per Magnani, Dani Silva per Folorunsho ma non modifica l'assetto tattico. Bentegodi che trattiene il fiato per alcuni minuti per un possibile penalty per contatto Dawidowicz-Belotti ma il Gallo era in fuorigioco.

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