
La squadra esulta dopo il primo gol
Firenze, 21 agosto 2025 – Ecco le pagelle viola di Polissya-Fiorentina:
De Gea 7 - Primi venti minuti di calma relativa, poi appena chiamato in causa dalla testata di Filippov risponde da campione. Pronto anche sulla conclusione rasoterra di Saraph a inizio ripresa. Insuperabile anche nel finale quando Hajducyk lo chiama in causa nell'angolino più lontano. Un felino.
Comuzzo 6 - Poche occasioni per mettersi in mostra. Meglio così. Dalle sue parti gli avversari girano a largo perché insistono più sul fronte opposto. Senza uomo di riferimento pare un po’ spaesato e fatica a inquadrare la partita e allora si affida all’«esperienza», andando sulla semplicità. Si perde Hajducyk che di testa non inquadra la porta. In generale, come si dice in gergo, senza infamia a senza lode. E oggi va bene così.
Pongracic 6 - Sfiora in avvio il gol di testa e salva d'esperienza una situazione potenzialmente pericolosa davanti a De Gea. Cerca anche qualche sortita, quando la situazione lo permette. Ha personalità e il ruolo di centrale (anche a 3) sembra ritagliato per lui.
Ranieri 6 - Si fa notare in avvio per un disimpegno sciagurato che innesca il tiro di Nazarenko senza esito. In generale pochi lampi e altrettante iniziative che restano sulla carta. Nel secondo tempo deve solo badare a tenere la linea: missione compiuta. Dall'85' Viti
Dodo 6,5 - Ha iniziato da dove aveva finito: corsa e ritmo. Ma anche copertura e ripartenza. Finisce la partita stremato. Sarebbe curioso sapere quanti chilometri ha fatto anche questa volta. Sulla sua applicazione non si discute.
Sohm 6 - Polmoni e ritmo lì nel mezzo, meno evidente rispetto a quanto visto durante le gare di preparazione. Il suo contributo però è tanto oscuro quanto utile, soprattutto quando la Fiorentina resta con un uomo in meno. Dal 75' Sabiri 6 Pioli gli dà fiducia e lui ringrazia.
Fagioli 6,5 - Un giocatore di trama e ordito, viaggiando sempre a velocità di crociera senza perdere la bussola. Soffre quando c'è da soffrire, sfruttando le sue qualità che non sono poche. Le imbucate più pericolose nascono sempre dalle sue intuizioni.
Ndour 6,5 - Titolare a sorpresa (non per Pioli), risponde con una prova di applicazione e posizione. Va sempre in pressione sul primo giocatore in uscita dalla sua parte. In inferiorità numerica deve aumentare corsa e raggio d’azione e non sbanda. Dall’85’ Fazzini sv.
Gosens 7 - Se l'Atalanta lo aveva (ri)chiesto il motivo è presto detto. E la conferma alla mezz'ora quando addomestica il traversone di Kean e scarica il sinistro sotto la traversa per il 2-0. Per il resto la solita dose di fosforo applicata al controllo della propria zona. Dal 75' Parisi 6 - Egoista, ma non fa errori.
Gudmundsson 7,5 - Ha gli occhi addosso, ma soprattutto ha addosso la grande voglia di essere protagonista. Prova a dare il suo contributo, ma la giocata resta sempre a metà. Nella ripresa deve fare il riferimento centrale e ci prova con applicazione anche se non è il suo mestiere. Prima non riesce a sfruttare un bel suggerimento di Fagioli, poi segna il gol che potrebbe essere l'inizio della fine di un periodo difficile. Dal 70' Dzeko 6 - Entra per far rifiatare Gudmundsson. Si farebbe anche trovare puntuale per battere a rete ma in un paio di occasioni viene ignorato dai compagni. Sempre utile.
Kean 6 - La sintesi del gol (7) e della sciocchezza (5). Si costruisce con bravura e fortuna il gol che sblocca la partita, ribadendo (se ce ne fosse bisogno) che è totalmente dentro il progetto viola. Peccato per il rosso che rimedia per un fallo (comprensibile, ma evitabile) di reazione dopo che l'avversario lo ha tirato per i capelli.
All. Pioli 7,5 - La prima è sempre pericolosa, anche se l'avversario sulla carta non dovrebbe fare paura. Troppo scafato Stefano per non cascare nella trappola, tanto da schierare una Fiorentina più accorta, facendo leva sulle certezze: Kean, De Gea e Gosens. Quando la Fiorentina resta in dieci non si scompone e lascia Gud lassù da solo, senza fare correttivi: mossa azzeccata perché Albert lo ripaga con il gol tranquillità.
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