GIAMPAOLO MARCHINI
Fiorentina

Fiorentina-Como, le pagelle viola. Mandragora lotta, Pongracic errore fatale

Il croato sbaglia su Addari e spiana la strada al 2-1 del Como. Anche la gestione di Pioli non convince fino in fondo

La delusione dei giocatori della Fiorentina

La delusione dei giocatori della Fiorentina

Firenze, 21 settembre 2025 – De Gea 6 - Prima parata (comoda) al 37’ su Paz. Nella ripresa toglie da sotto la traversa una conclusione di Sergi Roberto, ripetendosi poi su Nico Paz. E’ lui che tiene a galla la Fiorentina, ma sul gol di Addari non è esente da colpe.

Dodo 5,5 - Sembrava avviato a una partita da protagonista. I problemi arrivano con l’ingresso di Jesus Rodriguez che lo costringe a stare più basso e a limitare le ripartenze che nel primo tempo avevano creato qualche situazione potenzialmente pericolosa.

Pongracic 4,5 - Si prende cura di Morata, tornando al centro di una difesa a quattro. Rimedia un giallo che non c’è. Cerca di giocare sempre sull’anticipo e sulla posizione e almeno all’inizio: quello che manca mai è l’applicazione e l’impatto fisico, limitando le giocate di Morata e Douvikas quando entra. Chiude stanchissimo, è vero, ma l’errore su Addari è sanguinoso e letale. E arriva dopo quello altrettanto decisivo contro il Napoli.

Ranieri 5 - Torna al centro e tampona le ripartenze avversarie, andando in chiusura su Morata. Si perde Kempf nell’occasione del pareggio del Como e non è la prima volta che accade in questo avvio di stagione. Dal 76’ Viti 5,5 - Soffre Addari che dalla sua parte fa la differenza.

Gosens 5,5 - Deve avere l’occhio lungo sul Vojvoda. Il lavoro difensivo che fa il tedesco è commovente. Paga qualcosa in termini di produzione, ma dietro è una sentenza. Come letture e come impatto. Nel finale ha ancora la forza per una diagonale decisiva. Lamptey sv - Sfortunatissimo l’ex Brighton che deve alzare bandiera bianca per un ennesimo problema fisico al ginocchio, sperando che non sia niente di grave. Titolare a sorpresa e poteva anche essere una mossa vincente. Peccato. Dal 22’ Fortini 6 - E’ l’esordio più complicato che si potesse pensare. Non sfigura, giocando a tutta fascia.

Mandragora 6,5 - Ha il grande merito di sbloccare il risultato riprendendo e tenendo bassa una sua punizione. E’ quello che affianca Nicolussi Caviglia in mezzo al campo e la sua dose di esperienza contribuisce a tenere in linea la Fiorentina. Non è un caso che il Como prenda campo e coraggio proprio quando esce, probabilmente per aver esaurito le energie, complice anche il grande caldo. Dal 61’ Sohm 5,5 - Anche lui è travolto dal ritmo avversario, ma almeno ci prova da fuori sfiorando il palo.

Nicolussi Caviglia 6 - Di lotta e di governo, ma soprattutto di personalità. Tutto nasce sempre dalle sue intuizioni che spesso vanno in verticale, come accade nel primo tempo. Rischia un possibile rigore, ma il var gli dà ragione. In difficoltà nella ripresa, come tutti del resto. Fazzini - 6 Va su Smolcic, ma anche guarda da vicino Nico Paz che trotterella nella sua zona. Non arretra quando c’è da usare anche il fisico, provando ad alimentare l’azione che va un po’ a singhiozzo. Dal 61’ Fagioli 5 - Poco cambia con il suo ingresso.

Piccoli 5 - Deve ancora trovare l’intesa con i compagni anche se i movimenti sono giusti. Serve tempo che conoscere e conoscersi, è vero, ma in certi frangenti bisogna anche prendere iniziative con personalità e coraggio. Dal 76’ Dzeko 6 - Due buone intuizioni e non è poco.

Kean 5,5 - Ci prova sempre, anche se la mira è sbilenca. Nel primo tempo cerca in tutte le maniere di farsi trovare pronto, anche se il fuorigioco è in agguato. Nella ripresa praticamente non vede un pallone e inizia a essere un problema serio. Per lui e la squadra.

All. Pioli 5 - Nervoso e carico come mai lo avevamo visto. Avrebbe voluto festeggiare la sua 80ª panchina viola in tutte le competizioni in modo ben diverso. Invece deve ancora rimandare l’appuntamento con la prima vittoria, masticando amarissimo soprattutto per come (in modo anche inspiegabile) la squadra è calata nella ripresa. L’assetto convince, il secondo tempo proprio no.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su