
MOTOCICLISMO
di Riccardo Galli
Dieci anni fa, in qualche modo, aveva fatto capire ai suoi genitori, Maura e Marco, che alla biciclettina preferiva una minimoto. Magari, ovviamente, con le rotelle esterne, dietro, per tenersi in equilibrio. Dieci anni fa, o giù di lì, Manuel Torrini aveva sei anni e oggi mentre brinda ai suoi 17 anni, il ragazzo fiorentino con il motociclismo (e i suoi sogni) nel sangue, è già campione d’Italia. "Ho vinto il campionato italiano Dunlop 600", precisa con orgoglio e con altrettanto orgoglio aggiunge: "E’ stato il mio primo anno in sella a una 600 dopo che sono tornato in moto a correre. Dopo cosa?...". Manuel lascia il discorso in sospeso perché sa bene che nonostante la giovanissima età, il titolo italiano appena portato a casa, fra l’oggi e quel ragazzino di sei anni che si divertiva in minimoto c’è già stata una parentesi terribile… "E’ accaduto nel 2014, al Mugello – ricorda –, nel campionato Supersport. Con la mia Kawasaki sono uscito male, molto male da una curva e …". Stop. La paura, l’ospedale e tre anni tre, lontano da una motocicletta. Da una pista. Da un sogno che Manuel non hai e comunque rinascosto in qualche cassetto. "Macchè – sorride –. Io ci credevo, ero sicuro sarei tornato. Guardavo in tv ogni tipo di gara e non vedevo l’ora di rimettermi il casco…". E di ricominciare a sognare. "La prima volta che ho ripreso la moto ero emozionato e impaurito allo stesso tempo – ricorda –. Poi tutto, dopo un paio di curve, era tornato come prima".
Diversa semmai è stata la sensazione quando appena una manciata di giorni fa è diventato il numero uno della sua categoria, in Italia. "Esatto. Questo proprio non lo potevo immaginare. Fare subito un risultato così dopo tre anni di stop… No, proprio no. Ed è stato stupendo".
Forse è stato tutto anche più facile grazie a chi ha voluto costruire su Manuel queste avventure vincenti: Lorenzo Alfonsi, che da’ il proprio nome (Team Alfonsi Racing) alla squadra e al moto club dove Torrini corre insieme a Yuri Menchetti. Alfonsi, anche lui fiorentino, dopo aver vinto il titolo europeo Superstock nel 2004, ha partecipato al Mondiale Superbike (2005 e 2006) e ha sempre avuto l’occhio giusto nello scoprire giovani destinati a conquistare traguardi importanti. "L’incontro con Manuel – racconta – fu assolutamente casuale. Lo vidi girare in pista dove io ero impegnato come tecnico federale… Lo ‘spiai’ e poi parlai con il suo babbo, Marco…". Incontro magico quello fra Torrini e Alfonsi.
Il Club Racing di Lorenzo ha supportato i migliori giovani talenti toscani. Fra questi è stato tesserato e ha ottenuto la licenza anche Lorenzo Dalla Porta, campione del Mondo in carica della Moto3 (oggi in Moto2) quando era ancora piccolo e correva nel campionato italiano 125, Gp che vinse. "E tutt’oggi – precisa – è ancora con noi". "Inoltre – conclude Alfonsi – vorrei ringraziare la Yamaha che ci ha supportato e Fani Motors di Firenze che ha contribuito a questa vittoria di campionato in modo fondamentale. Di vitale importanza specialmente in una stagione come questa, che è partita in ritardo, sono state le azienda che da sempre credono nel nostro progetto e hanno comunque continuato a supportarci. Da quando ho vinto il campionato Europeo Stock 1000 con il team Italia nel 2004 sono sempre rimasto legato in qualche modo a Yamaha e si è creato un legame molto forte con la casa madre".