Biraghi II, la vendetta. Contro gli scettici

E’ migliorato in tutto dopo un anno di Inter. Percussioni e cross di qualità. Contro il Toro partita semplice: sulla fascia c’era solo Izzo

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di Angelo Giorgetti

E’ stato fra i migliori anche nella fase piatta della Fiorentina, quando il ritmo era basso e il Toro trottava bene, compatto e organizzato. Dal sinistro di Biraghi sono sgorgati cross di qualità, non uno o due, di più, tutti calibrati per il colpitore di testa centrale: all’Inter c’era Lukaku e ci si può immaginare in quale modo Conte abbia martellato Biraghi per perfezionare il gesto tecnico dell’assist alto, qui a Firenze Kouame ha incrociato per tre volte le parabole e Sirigu ha sfiorato la definizione di ’parata prodigiosa’ sull’ultimo intervento. A parte i cross, Biraghi è stato protagonista nelle percussioni con una continuità da top del ruolo.

Va anche ricordato – per completezza – che il Toro sulla fascia destra non aveva uno specialista di ruolo: Biraghi si è trovato a dover contrastare la presenza saltuaria di Linetty in chiusura a centrocampo e in lontananza la barriera di Izzo (che da esterno destro non è un granché). Nessun’ala inoltre da dover fronteggiare in fase difensiva, magari a volte Berenguer ha cercato spazi da quella parte, ma Belotti e Zaza hanno giocato prevalentemente al centro. Quindi tanti complimenti per la prima, ma Biraghi dovrà essere giudicato meglio contro uno specialista: sabato sera a Milano contro l’Inter il test sarà duro, durissimo, trovandosi di fronte Biraghi un pendolare di qualità eccellente, Hakimi. Sarà senza dubbio più complicato trovare spazi contro l’Inter per così tante percussioni, ma pur essendo "tifoso nerazzurro" (dichiarazione d’amore di Biraghi sui social) non mancherà la voglia di rivincita dopo la mancata conferma a Milano. A proposito di Hakimi, per il quale l’Inter ha versato 45 milioni sul conto corrente del Real Madrid dopo le due splendide stagioni disputate dal giocatore in prestito nel Borussia Dortmund (nell’ultima 33 presenze, 5 reti e 10 assist) le referenze sono così alte che è inutile ricordarle.

Contro il Torino, Biraghi non è salito per poco sul podio dei maratoneti viola: primo Castrovilli con oltre 10 chilometri, poi Duncan, terzo Ceccherini.

Al quarto posto, distanziati di pochissimi metri fra loro, Biraghi e Milenkovic. In termini di reattività, l’ex Inter è stato il giocatore che ha colpito di più per l’intensità con cui ha intepretato le due fasi.

Eppure il ritorno a Firenze, che in estate sembrava improbabile perché l’idea era quella di confermare lo scambio dei prestiti con Dalbert, è diventato concreto a fine agosto. Nei prossimi giorni dovrebbe essere trovato l’accordo per adeguare l’imngaggio di Biraghi, che durante il prestito ha potuto contare su vari bonus anche per lo sbarco nella finale europea.

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