Quel film sull’immortale desiderio d’amore: i cinquant'anni di Romeo e Giulietta

L'immortale film del Maestro Zeffirelli

Franco Zeffirelli

Franco Zeffirelli

Firenze, 21 dicembre 2018 - «Dopo il grandissimo successo della piéce teatrale ‘Romeo e Juliet’ a Londra nel 1960 all’Old Vic Franco Zeffirelli è stato consacrato nel mondo l’artefice di una innovativa lettura di Shakespeare e del teatro shakespeariano inglese scegliendo un giovanissimo cast: John Stride, Judi Dench, Alec McCowen.

La stampa dell’epoca scrisse critiche trionfali sull’apporto innovativo di Zeffirelli al teatro con attori giovani e soprattutto con una messa in scena piena di vitalità, tra duelli e movimenti che prima il teatro elisabettiano non aveva mai visto prima». Pippo Zeffirelli, figlio del Maestro e vice presidente della Fondazione, racconta così la genesi di uno dei capolavori cinematografici di ogni tempo: di cui ricorrono i cinquant’anni.

Un anniversario importante per generazioni, una svolta epocale nella storia del cinema e in quella del costume. La scena del ballo, con la musica di Nino Rota, e il duello, con l’ironia caustica di Mercuzio, cambiarono per sempre l’interpretazione del grande classico shakespeariano «Romeo e Giulietta».

Un'occasione unica per tutti: per la prima volta in assoluto il film «Romeo e Giulietta», con gli indimenticabili Olivia Hussey e Leonard Whiting sarà proiettato nella Sala Musica della Fondazione intitolata a Zeffirelli, domani alle 19,30 (prenotazione obbligatoria: [email protected] o 055.2658435). Con questa pellicola del 1968 il Maestro Franco Zeffirelli segnò un nuovo corso e l’opera cinematografica diventò un film generazionale.

Per l’occasione sarà possibile visitare lo stesso giorno alle 17,30, su prenotazione, «L’Archivio mai visto – Romeo e Giulietta». Il percorso svelerà, con la guida della studiosa e consulente della Fondazione, Caterina d’Amico, materiali documentari legati alla produzione del film, foto inedite, il copione originale, inviti alla prima, rassegna stampa d’epoca. Un film nato per essere una delle prime versioni dell’opera di Shakespeare in cui gli attori principali sono molto vicini all’età dei personaggi originali: durante le riprese Leonard Whiting (Romeo) aveva diciassette anni, Olivia Hussey (Giulietta) sedici. «La seconda volta in Italia – prosegue Pippo Zeffirelli – lo spettacolo andò in scena al Teatro Romano di Verona, con un Giancarlo Giannini, Romeo, accanto ad Annamaria Guarnieri, splendida Giulietta, che poi doppieranno le voci dei due innamorati nel film». Romeo e Giulietta di Zeffirelli domani sarà visibile alla Fondazione del Maestro per mettere un segno ai suoi primi cinquant’anni.

Gli aggettivi sono fondamentali: togliere quelli superflui, sostituire quelli approssimativi, trovare quelli perfetti. Aggettivi che sorprendono con la loro forza innocente: questo film è veramente unico e irripetibile. La cultura secondo il Maestro: un regalo per Firenze. Da vedere e rivedere.

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