Sua maestà il quartetto d'archi

Firenze, 31 agosto 2020 - Una doverosa dedica a Piero Farulli, che alla Scuola di Musica di Fiesole e che al quartetto d'archi ha dedicato la vita. Così al Teatro Goldoni si è aperto il festival di due giorni dedicato all'ensemble principe della musica da camera. Un appuntamento che è stato organizzato dall'Accademia Europea del Quartetto. La direzione artistica della stessa Accademia è affidata ad Antonello Farulli, che quest’anno ha affiancato ai nomi di Luc-Marie Aguera e Johannes Meissl quello di Hariolf Schlichtig, professore di viola all’Università di Monaco e impegnato in un’intensa attività solistica e cameristica, che per vent’anni si è svolta nell’ambito del Quartetto Cherubini. Il Teatro Goldoni nel centro di Firenze si è dimostrata sede adatta, grazie alla sua capienza limitata, tanto da trasformarsi in un salotto di lusso per ascoltare pagine da camera.

Lavori in alcuni casi noti al grande pubblico come il quartetto composto da Claude Debussy nel 1893. E' stato il francesce Quatuor Métamorphoses, costituitosi all'interno del Conservatorio di Parigi nel 2016, a fornire una lettura estremamente rispettosa dello spirito debussyano con la melodia che segue un percorso ritmico variegato.  Un altro classico, meno conosciuto, è il Quartetto in fa maggiore op. 73 di Dmitrij Šostakóvič, formato da cinque movimenti con momenti contrapputistici e citazioni di brani popolari. la composizione è stata presentata dal Quartetto César Franck, composto da giovani strumentisti italiani ma già con esperienza suffciente per afffrontare la complessità del pezzo. Pluriel (1991), del compositore polacco Roman Haubenstock-Ramati è stato invece presentato dal Chaos String Quartet chiamato a un importante sforzo tecnico per evidenziare le note tenute a lungo del lavoro.

La seconda sera del 31 agosto vede nuovamente sul palco il Chaos String Quartet che proporrà Mozart e il Quartetto Akhtamar con brani di Haydn e De Oliveira.