Salvini a Firenze: "Toscana, troppi cantieri fermi". Aeroporti, "Tifo per entrambi"

Il Ministro delle Infrastrutture nel capoluogo toscano per l'incontro con il sindaco Dario Nardella

Firenze, 13 dicembre 2022 - «Siamo al governo da 52 giorni ed i dossier toscani sui troppi cantieri fermi sono una delle mie priorità». Lo ha affermato Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture, nel corso di una conferenza stampa a Firenze successiva alla sua visita in città, dove ha incontrato il sindaco Dario Nardella. «Sto lavorando sulle 117 opere commissariate da accelerare - ha detto -, alcune di queste sono in Toscana, penso alla Grosseto-Fano, penso all'Aurelia, penso all'elettrificazione delle ferrovie, e poi ci sono i dossier fiorentini come l'Alta velocità, la tramvia, il sistema aeroportuale toscano, lo stadio».

E sulla tramvia di Firenze dice: "Il Comune ascolti la città"

I progetti da sbloccare

Salvini ha spiegato che «stiamo cercando fondi e stiamo lavorando come matti per permettere ai toscani di viaggiare in sicurezza, lavorando meglio e facendo meno code. Mancano dei soldi, nel senso che abbiamo ereditato dei progetti che ci sono sulla carta ma che hanno bisogno di alcuni miliardi di euro di finanziamento. Però diciamo che in questi 52 giorni abbiamo già dato il segnale che il ministero delle Infrastrutture è qua per sbloccare, per accelerare, per ammodernare e velocizzare». Secondo il ministro «per diversità di vedute interne al Pd e alla sinistra, la Toscana non è stata particolarmente premiata in sede di Pnrr, a differenza di altre Regioni, ma io ho ereditato quello che ho ereditato sulla mia scrivania, quindi la mia mission è di accelerare».

Aeroporto, "No alle tifoserie"

Per quanto riguarda il potenziamento dell'aeroporto di Pisa e di quello di Firenze, «l'uno non esclude l'altro, devono poter crescere entrambi. Se investi su Pisa e su Firenze - dice Salvini - fai il bene di tutti e due. Hanno due target, obiettivi, clientele diverse, quindi non sono tifoso né di uno né dell'altro, ma di entrambi».

Stadio di Firenze

"So che per lo stadio di Milano ci sono dei privati che metterebbero a disposizione 1,3 miliardi e il Comune rallenta inspiegabilmente. Qua a Firenze mi sembra che sia il contrario, ossia che i soldi messi a disposizione dal pubblico per lo stadio non siano sufficienti, e quindi manchino dei quattrini. Quindi chi ce li mette?", ha detto Salvini.

Moschea di Firenze

"Se occupassi abusivamente un negozio o un appartamento da un anno e mezzo - dice Salvini - giustamente la forza pubblica mi chiederebbe di liberare quello stabile", sottolinea il ministro delle Infrastrutture al termine del vertice organizzato nel capoluogo toscano con i suoi consiglieri regionali. "Funziona così in qualunque Paese civile. Al di là dei presidi", come quello organizzato dal Carroccio per venerdì, "chiedere il rispetto della legalità" che vale "per qualunque altra confessione religiosa o pratica professionale, mi sembra assolutamente normale". Salvini afferma che parlerà "con il ministro degli Interni. Il nostro obiettivo non è creare problemi ma risolverli, senza nessun tipo di conflitto. Però questi signori da mesi e mesi sapevano che devono trovarsi un'altra legittima collocazione. Se non lo fanno vuol dire evidentemente che prendono in giro qualcuno". Ecco, "mi auguro che la legge venga fatta rispettare, garantendo un Natale sereno a tutti, a prescindere dal Dio in cui si crede: se ci fosse una parrocchia abusiva, avremmo lo stesso atteggiamento".

Il problema casa

«Il tema casa è una delle emergenze nazionali, anche in Toscana, e dipende dal mio ministero, quindi lanciamo un nuovo piano chiedendo dei contributi anche a privati». Salvini ha aperto a «fondi di previdenza, enti assicurativi, che vogliono investire non per speculare ma nel medio e lungo termine su un'infrastruttura, su un quartiere, su una scuola, su un ponte. Se un fondo pensione invece di investire all'estero qualche miliardo di euro lo investe in quello che è sicuro, che è il mattone, perché tutto può perdere valore tranne il mattone, penso che il mio ministero abbia l'obbligo di essere uno sportello aperto a chi crede nell'Italia».

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