L'ex ministra Boschi. "Ho detto a Teresa che il blu elettrico non porta fortuna"

A Firenze alla Festa dell'Unità, intervistata dalla direttrice de La Nazione Agnese Pini, la Boschi ha ironizzato anche sulla vicenda della ministra Bellanova

 Maria Elena Boschi e Agnese Pini (New Press Photo)

Maria Elena Boschi e Agnese Pini (New Press Photo)

Firenze, 12 settembre 2019 -  Faccia e corpo, anche così oggi si fa politica. Quella appena passata, è stata un’estate molto calda su questo fronte: l’ex ministro Salvini in mutande al Papeete Beach, l’ex ministra Maria Elena Boschi che replica al leader della Lega con una sua foto in bichini per rispondere agli attacchi di Salvini. “Mi ha detto che ero una mummia, io ho risposto con un costume” commenta Boschi, sollecitata dalle domande del direttore de La Nazione, Agnese Pini.

L’occasione è servita all’ex ministro del Pd per sottolineare la differente reazione di chi ha commentato questo episodio: “Ho notato una cultura maschilista, un certo sessismo”, ribadisce Boschi. Sempre a proposito di attacchi verso le donne un’altra vicenda ricordata nel dibattito è quella della neo ministra Teresa Bellanova. “Evidentemente il blu elettrico non porta fortuna” ironizza Boschi, il riferimento è a lei stessa che nel suo giuramento come ministro indossava lo stesso colore. Anche questo episodio è servito per ribadire come ancora una volta i commenti, anche di ex parlamentari, siano stati viziati da un certo maschilismo.

Tanti i temi trattati durante l’intervista sul palco centrale della Festa del Pd al PalaMandela di Firenze. Per l’esponente renziana la terza media del ministro Bellanova non è un problema, “anzi in America su una bracciante che diventa ministro avrebbero fatto un film”. Così come non è un problema l’essersi attaccati a vicenda democratici e grillini, prima di mettersi d’accordo per dare vita al Conte bis. “A Renzi è costata molto questa scelta coraggiosa” chiosa Boschi. “Poi tutto il Pd è arrivato a prendere questa scelta” aggiunge la parlamentare Pd.

“A me è costato molto, non dimentico le offese dei 5Stelle” ricorda ancora l’ex ministro del governo guidato dall’ex sindaco di Firenze, poi diventato premier. Ricorda l’occasione persa con la bocciatura della riforma costituzionale, gestita proprio dalla Boschi, sulla quale aveva puntato tanto anche Renzi. “Non so se questa sarà una stagione di riforme costituzionali” dice ancora l’onorevole democratica. E’ vero che sul tavolo c’è la riduzione del numero dei parlamentari ed una nuova legge elettorale, molto probabilmente in senso proporzionale. Il bicameralismo paritario è ancora un problema e la riduzione dei parlamentari non risolve, c’è ancora troppa confusione”. Intanto bisogna prima mettere in cantiere la nuova legge di bilancio. Nel frattempo è sempre di moda il rischio spaccatura del Pd.

E’ probabile una nascita di un partito di Renzi? Chiede la direttrice Pini. “Non è all’ordine del giorno” replica l’esponente renziana. Poi però aggiunge: “Bisogna vedere quello che succede nelle prossime settimane, io sento dire che c’è un’idea di far rientrare nel Pd D’Alema o Bersani, se dovesse succedere dovremmo discuterne con Zingaretti”. Parole che lasciano aperta qualsiasi ipotesi. Un passaggio importante sarà la prossima Leopolda ad ottobre, probabilmente nella kermesse renziana se ne saprà di più. Altra tappa le elezioni regionali in Toscana. Per la prima volta, probabilmente, il centro sinistra è a rischio sconfitta.

La Lega di Salvini ruggisce. E il Pd? “Le regionali stavolta saranno combattute, sappiamo che dobbiamo sudarcela, con una buona squadra e una buona candidatura” Boschi non si sbilancia più di tanto sui nomi. Il timore di soffiare sul fuoco di eventuali polemiche è grande. Non è questo il momento. Anche se le cronache raccontano di un appoggio che avrebbe promesso Renzi a Eugenio Giani. Il presidente del consiglio regionale fino ad ora è l’unico che di fatto lavora per una sua candidatura a governatore, resta da capire che faranno i zingarettiani. Nell’attesa l’onorevole Boschi viene alla Festa dell’Unità, saluta i volontari, fa un giro nelle cucine e la nave del Pd va. Dove? Sarà il tempo a dirlo.

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