Parla Commisso: "La squadra mi piace, viva Italiano"

Il presidente della Fiorentina ha tenuto oltre un'ora di conferenza stampa, toccando diversi temi compreso stadio e Viola Park

Firenze, Rocco Commisso in conferenza stampa allo stadio Franchi

Firenze, Rocco Commisso in conferenza stampa allo stadio Franchi

Firenze, 6 settembre 2022 -  Rocco Commisso è tornato a parlare. Stavolta in presenza, dal bancone della sala stampa dello stadio 'Artemio Franchi'. La squadra prima di tutto è stata difesa a spada tratta insieme al suo allenatore: "La squadra mi piace, le partite migliori le abbiamo fatte con Napoli e Juventus: si potevano vincere entrambe. Mi posso anche sbagliare, ma secondo me la squadra è migliore. Di certo non voglio essere undicesimo, voglio stare più in alto. Lasciate lavorare Italiano, le critiche nei suoi confronti non mi sono piaciute”. Fra gli argomenti più dibattuti, un po' di numeri che Commisso ha  usato per respingere le critiche: "Ho messo già 387 milioni di euro nella Fiorentina, incluso il Viola Park. Il problema degli ultimi mesi è che l’euro è crollato. Io ho portato i soldi dall’America in dollari, quando l’euro era alto. Sui 387 milioni di euro, se io vendessi la Fiorentina mi arriverebbero 54 milioni in meno. In dollari ho portato qui oltre 440 milioni. Quali sono le intenzioni di chi spende così tanto? C’è qualcuno in Italia che ha messo questi soldi delle altre proprietà americane? Parlo di soldi loro… Eppure devo avere critiche: io, l’allenatore ed i giocatori. Perché a Firenze siete così: parlate troppo e fate poco. Questo fa male alla società".

Ma le sue parole erano attese in chiave stadio, ma la fumata è stata grigia. Non una presa di posizione netta, in attesa di incontrare Arup (che si è aggiudicato il bando per il restyling) fra una decina di giorni: "Ho visto il  sindaco, vedremo Arup e mi spiegheranno cosa si farà. Ci sarà da capire se la squadra giocherà sempre qui o no. Il  sindaco mi ha detto che i tempi devono essere rispettati (fine lavori 2026, ndr). Io non ci metto un centesimo se non ho il controllo. Voglio comandare io e non il Comune, altrimenti si possono scordare i miei soldi”.

Parole chiare, ribadite anche per quanto riguarda l'area commerciale intorno allo stadio: "Sul business qualcosa capisco, prenderemo la decisione giusta al momento giusta. Non ho niente contro il Comune, non l’ho mai criticato, però io non sono un politico. Se vogliono i soldi di Rocco, serve il mio controllo”. Insomma, parola d'ordine 'control' ribadita più e più volte sull'argomento. La delusione del presidente si è toccata con mano anche per quanto riguarda il Viola Park ed i tempi (insieme ai costi) che si sono allungati: "Le cose non stanno andando bene. Le colpe le dò ai miei, all’architetto ed a chi lavora dentro il Viola Park. Nigro, il costruttore, l’ho salvato. Se non era per me che mettevo soldi in più, non poteva continuare. La villa si è allagata dopo un temporale. So che io devo solo mettere i soldi, ma qui non sono pronti a darmi le infrastrutture come concordato. Prima di marzo non sarà finito, sposteremo tutte le squadre verso maggio, a campionati ormai finiti. La tramvia non ci sarà per due anni, i parcheggi mi promette il sindaco Casini che saranno finiti a maggio o a giugno”.

 

Alessandro Latini

 

 

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