Il jolly di Montiel rianima la Fiorentina

Il ragazzo entra e segna al 112’ contro l’Udinese. Segnali di ripresa nella seconda parte della gara. Viola agli ottavi contro l’Inter

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di Riccardo Galli

Ci voleva un jolly. Un colpo a sorpresa. Un tocco di bacchetta magica per risvegliare la Fiorentina e darle una spinta in coppa Italia (ottavi contro l’Inter). Così, nell’infinita (e brutta) serata di Udine, il suo jolly Prandelli l’ha visto apparire poco prima della metà del secondo tempo supplementare. Una zampata, un sinistro preciso e perfetto di Tofol Montiel, che l’allenatore aveva travasato in campo poco prima, quasi fosse la mossa della disperazione per evitare appunto, ed ecco evitata una temutissima appendice alla depressione vissuta e incassata domenica scorsa.

Bello e decisivo l’assist di Cutrone, che ha acceso il sorriso da ragazzino (classe 2000) di Montiel e soprattutto la smorfia liberatoria di Prandelli. All’inferno, insomma, c’è finita l’Udinese, mentre i viola si portano a casa la qualificazione agli ottavi di coppa (prossimo avversario, l’Inter), e una vittoria che vale una dose massiccia di ansiolitici.

Prandelli propone una Fiorentina molto diversa da quella scivolata contro il Benevento. Nella difesa a quattro Milenkovic torna centrale con Pezzella e Caceres e Biraghi esterni. A centrocampo spazio alle idee con il debutto da titolare di Borja Valero, mentre l’attacco torna due punte, ma il bocciato non è Vlahovic bensì Cutrone. Con il serbo ecco Kouame.

L’Udinese non fa turn over e si affida a De Paul, Deulofeu e Lasagna ma la partita scorre lenta. Niente spettacolo e affondi interessanti che si contano sulle dita. La Fiorentina prova a farsi vedere prima con Amrabat e poi con Pulgar, ma è al 36’ che ha l’occasione giusta per il vantaggio: Vlahovic sbaglia e spara in aria un pallone d’oro. Rimarrà questa, per la verità, in attesa del lampo di san Montiel, l’unica azione degna di nota della serata. E per questa ragione l’erroraccio di Vlahovic rischiava di pesare come un macigno sulla seconda panchina di Prandelli.

Il primo tempo finisce senza gol e con una Udinese che forse ci crede più dei viola.

Nella ripresa Prandelli si sbraccia, cerca di accendere la squadra. C’è spazio anche e addirittura per Eysseric ai margini del gruppo sotto la gestione Iachini. La cronaca registra un bella incursione di testa di Milenkovic poi un mare di mezze situazioni mai realmente pericolose. Così il risultato rimane inchiodato sullo 0-0 e si va ai supplementari. Si riparte e Cutrone si prende il posto di Vlahovic. Squadre stanche e zero spettacolo. Occasioni da gol? Nessuna. Poi il miracolo. Quello che non ti aspetti. Prandelli si giocata tutto con l’ultima sostituzione: fuori Caceres e dentro Montiel.

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