
Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia con il vicepresidente Antonella Mansi
Firenze, 5 ottobre 2018 - "Non siamo interessati alla riedizione di una guerra del sale fra Pisa e Firenze. Per noi l'aeroporto è uno, articolato in due scali, è l'aeroporto della Toscana. Uno è il Galilei, che è arrivato al massimo sviluppo, l'unica possibilità di crescita è legata a Peretola".
Lo afferma all'assemblea annuale il presidente di Confindustria Firenze, Luigi Salvadori, parlando delle posizioni del nuovo governo tese a riaprire il dibattito su quale dei due scali toscani potenziare.
"Giù le mani dall'aeroporto dei fiorentini- aggiunge, rivolgendosi agli oppositori-, giù le mani da Firenze". Lo scalo di Peretola, ammonisce, "è di tutti i fiorentini, non degli altri".
Vari i temi, locali e nazionali, dell'assemblea, che si svolge al Teatro del Maggio. All'incontro è presente anche il presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia. Che, tra i temi locali, ha parlato della Bekaert, l'azienda multinazionale che vuole lasciare il Valdarno Fiorentino. Secondo il presidente c'è un insegnamento dalla delocalizzazione della produzione in Romania. "Questo sta a sottolineare che dobbiamo attrarre investitori e non farli scappare - spiega a margine dell'assemblea nazionale degli industriali di Firenze - Il punto non è il costo del lavoro".
"Gli imprenditori fiorentini - dice il sindaco Dario Nardella durante la mattinata - vogliono risposte molto chiare, a cominciare dagli investimenti sulle infrastrutture, perché Firenze dà molto all'Italia. Contribuiamo per il 2,5% al Pil del Paese, più di 3 miliardi all'anno. Questo è l'aiuto, il supporto che tutta l'area metropolitana fornisce all'Italia".