GIULIO ARONICA
Cultura e spettacoli

Teatro della Pergola: un mosaico di stili, visioni e poetiche per la nuova stagione

La presentazione del calendario 2024/2025 è stata anche l'occasione per salutare il presidente della Fondazione Teatro della Toscana Tommaso Sacchi, in scadenza di mandato

Sonia Bergamasco, tra le protagoniste della nuova stagione della Pergola

Sonia Bergamasco, tra le protagoniste della nuova stagione della Pergola

Firenze, 3 giugno 2024 - Tempo di bilanci. Per l'ormai ex-presidente della Fondazione Teatro della Toscana, Tommaso Sacchi, che lascia la guida dell'ente fiero di averlo trasformato in un'istituzione policentrica, capace di affiancare all'attività produttiva quella di diffusione, divulgazione e formazione, in collaborazione con alcune delle principali realtà culturali europee. E per il direttore generale Marco Giorgetti, che snocciola numeri più che lusinghieri: dall'aumento del 20% di incassi e spettatori - con oltre 185 mila presenze e 75 mila biglietti venduti - al riconoscimento del Ministero della Cultura, con il massimo del contributo pubblico, fino all'orgoglio di impiegare in ogni ambito della propria attività oltre il 50% di giovani under 35. 

Ma il viaggio non finisce qui, perché solo i viaggiatori finiscono, scriveva Josè Saramago: per questo, il Teatro della Pergola presenta sotto la direzione artistica dell'attore Stefano Accorsi la nuova stagione, un mosaico di stili, visioni e poetiche che compongono un quadro affrescato dalla suggestione della creatività e l'urgenza del presente: i colori sono quelli dei migliori spettacoli del panorama nazionale ed europeo, a partire dal "De Profundis" di Oscar Wilde - in programma dal 4 al 6 ottobre - adattato dal Maestro Glauco Mauri

L'apertura e la chiusura sarà invece nel segno di Eduardo a quarant'anni dalla scomparsa, con "Ditegli sempre di sì", diretto e interpretato da Domenico Pinelli con i giovani Mari Autore e Anna Ferraioli Ravel, e - in coda al calendario - "La grande magia", una visione tutta francese del testo di De Filippo messo in scena da Emmanuel De Marcy-Mota insieme alla troupe del Theatre de la Ville. Tra gli ospiti d'eccezione, anche Sonia Bergamasco, protagonista della "Locandiera" di Goldoni diretta da Antonio Latella, Toni Servillo, mattatore di "Tre modi di non morire" di Montesano, Stefano Massini, sul palco con il suo "Mein Kampf" di Hitler, e Filippo Timi nella sua riduzione dell'Amleto di Shakespeare. Senza dimenticare Manuel Agnelli, in scena con il "Lazarus di Bowie e Walsh" per la regia di Valter Malosti, Alessandro Benvenuti con il "Falstaff a Windsor" di Ugo Chiti, e la coppia formata da Alessandro Preziosi e Nando Paone, impegnati in "Aspettando Re Lear".

Non mancano anche grandi nomi della regia, teatrale e non solo: da Michele Placido con il suo "Pirandello - Trilogia di un visionario" a Marco Tullio Giordana che adatta il "Fu Mattia Pascal", da Roberto Andò che dirige Renato Carpentieri nel remake di "Sarabanda" di Ingmar Bergman, a Ferzan Ozpetek con "Magnifica Presenza", fino a Gioele Dix e il suo "Pirandello pulp", con Massimo Dapporto e Fabio Troiano. Grandi trasposizioni per grandi interpreti come Luca Barbareschi, stavolta impegnato nel "November" di David Mamet per la direzione di Chiara Noschese, Rocco Papaleo, in scena con l' "Ispettore Generale" di Gogol rivisto da Leo Muscato, e i tandem formati da Gabriele Lavia e Federica Di Martino, che rileggono il classico di Eugene O'Neill "Il lungo viaggio verso la notte", e Flavio Insinna e Giulia Fiume, che riportano alla luce "Gente di facili costumi" di Nino Manfredi e Nino Marino.