Paolo Codazzi 'storiografo dei disguidi'

A San Casciano, sabato 27 novembre, la prima presentazione della nuova raccolta di racconti dello scrittore fiorentino

La locandina della presentazione, con la copertina del nuovo libro di Paolo Codazzi

La locandina della presentazione, con la copertina del nuovo libro di Paolo Codazzi

Firenze, 27 novembre 2021 - Sabato 27 novembre 2021, alle ore 17, nella Biblioteca comunale di San Casciano (in via Roma 37), sarà presentato da Ugo Barlozzetti il libro di Paolo Codazzi 'Lo storiografo dei disguidi', edito da Arkadia. Sarà presente l'autore che con questo incontro dà il via al tour di presentazione della sua nuova raccolta di racconti. Paolo Codazzi ha levigato un linguaggio originale, frutto di una ricerca espressiva coltivata negli anni lungo una direzione leggermente più piana nei romanzi (Il cane con la cravatta, Segreteria del caos, Il destino delle nuvole, Il pittore di ex voto, La farfalla asimmetrica) e apparentemente più surreale nei racconti, con i suoi periodi che si compongono di subordinate avviate da pronomi relativi, participi e gerundi, che conducono il lettore dallo sguardo generale alla declinazione del particolare, con una riuscita così efficace che ne 'Lo storiografo dei disguidi' (ed. Arkadia) raggiunge il suo acme.

Luigi Baldacci davanti al romanzo di Codazzi 'Il cane con la cravatta' (1999) apprezzò le sue “bizzarrie gustose” e sottolineò i tratti di uno stile “leggermente parodico, appena straniato che costituisce la grazia del libro e a volte ne fa un racconto tra epico e favoloso in cui il senso del reale non è mai dimenticato: sempre, sullo sfondo, una filosofia della vita, quotidiana ma pungente”. Marino Biondi colse “quel particolare straniamento che si ottiene ricorrendo al linguaggio interrogato nelle sue risorse meno ovvie, e senza cripticismi. Una lingua che cerca di dire in modo insolito, scavando nel cuore dei significati e senza fibrillazione avanguardistica di nevrotici significanti”. Codazzi ritorna spesso sulle sue opere, le precisa, riscrive parti. Aggiorna alla maturazione del suo linguaggio narrativo alcuni racconti accanto ai nuovi e così ha fatto anche per il romanzo 'Il destino delle nuvole'. Non è solo la puntualizzazione dello stile a presiedere questo esercizio. Il gusto nel cogliere situazioni paradossali fino, nello 'Storiografo dei disguidi', a un'escursione nel racconto del terrore, esprime un'attitudine dell'autore a scavare nella vita e nelle situazioni oltre l'apparenza e i luoghi comuni con cui si giudicano persone ed eventi: chi si nasconde realmente nell'uomo col mantello che corre intorno al Duomo di Firenze tutti i giorni e colleziona cartoline? A che gioco gioca il discendente un po' chapliniano di Giuseppe Garibaldi che studia la passione dell'avo per la matematica? Perché si azzuffano due padroni di cani le cui tensioni sono colte dall'autore come se si inoltrasse in un fermo immagine? Due donne legate da un destino comune, nonostante i dolori subiti, che trovano una forza inaspettata per guardare avanti. Ogni vicenda viene collocata nell'esplorazione del contesto e delle relazioni sia interpersonali che comunitarie. C'è un grande amore per la vita comune e per la sua non casuale comicità, non sarcastica e amara, ma ironicamente affettuosa.

Nella nuova raccolta di racconti, Codazzi diventa storiografo degli imprevisti, degli incidenti, degli ostacoli che capitano o che sono provocati ai/dai protagonisti dei suoi racconti, anche per registrare come la volontà e i desideri degli esseri umani sono solo parte delle vicende che pure li riguardano. Al di là dell'illusione contemporanea di autodeterminarsi in tutto e per tutto, la vita è molto più grande e anche per questo va colta oltre le apparenze, talvolta comiche, non di rado drammatiche, in cui viene confinata per effetto di quell'alibi dell'egoismo che sono i luoghi comuni.  

Michele Brancale

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