Torna in una mostra il Gesù di Nazareth firmato Zeffirelli

Una produzione Rai che ha fatto epoca

Mostra fotografica "Il mio Gesù", backstage della serie televisiva "Gesù di Nazareth

Mostra fotografica "Il mio Gesù", backstage della serie televisiva "Gesù di Nazareth

Firenze, 11 dicembre 2021 - I bozzetti e la realizzazione, i testi scritti e indicati che diventano set di un film che è e rimarrà storia della nostra cultura. E’ stata inaugurata alla Fondazione Franco Zeffirelli Onlus la mostra monografica sul Gesù di Nazareth del Maestro, capolavoro di cui si ripercorre la realizzazione 44 anni dopo dalla sua uscita sui canali Rai.

La mostra rimarrà allestita nella Sala Musica fino al 31 gennaio 2022 (ingresso museo & mostra 15 euro, ridotto 12 euro: ingresso alla sola mostra temporanea 8 euro. Tutti i giorni 10-18 meno lunedì; info: 320 1637839) in un sobrio percorso dove si possono ammirare da vicino fotografie, documenti e disegni originali che mettono in luce il grande lavoro progettuale di Zeffirelli nel periodo che precedette le riprese. Ed evdenziano l’approccio basato nella tradizione della cultura classica e umanistica del regista.

La serie ebbe due anni di riprese tra Marocco e Tunisia, durante i quali il Maestro fu costantemente affiancato da consulenti per gli aspetti culturali e teologici, con un chiaro ambizioso obiettivo: ricostruire la figura di Gesù con cui Zeffirelli intese diffondere il messaggio in modo accessibile e spettacolare presso i pubblici di tutte le culture.

"Tuttavia – ricorda Pippo Zeffirelli, presidente della Fondazione – esitò a lungo prima di accettare la proposta di realizzare un film su Gesù. Portare sullo schermo la vita di Gesù lo spaventava solo a pensarci". Alla fine si lasciò convincere dall’insistenza del produttore, l’inglese Lew Grade, che nel 1973 al Royal National Theatre di Londra nel ‘Sabato Domenica e Lunedì’ di Eduardo De Filippo aveva apprezzato la regia di Zeffirelli.

In mostra le foto di un cast pazzesco; tra cui l’amico e immenso attore Laurence Olivier, prima star ad aderire al progetto, che fu seguito da un firmamento di stelle che affiancarono il bravo ma allora sconosciuto attore di teatro Robert Powell nella sua magistrale interpretazione di Gesù. E ritroviamo qui una giovanissima Olivia Hussey nell’impegnativo ruolo di Maria, Peter Ustinov per Erode, Christopher Plummer per Erode Antipa, Anne Bancroft per Maria Maddalena, James Farentino per Pietro, James Mason per Giuseppe di Arimatea, Claudia Cardinale per l’adultera, Renato Rascel per il Cieco, Michael York per Giovanni Battista, Anthony Quinn per Caifa, Ian Holm per Zerah, Ernest Borgnine per il Centurione romano, Rod Steiger per Pilato. Indimenticabili Valentina Cortese per Erodiade. Tutti volti che si ritrovanno nel percorso - mostra che racconta un Gesù che non solo fece epoca, ma che in qualche modo cambiò anche il modo di vivere degli italiani.

"Sulla scia dell’enorme successo del film – conclude Pippo Zeffirelli – nonostante la tv trasmettesse ancora in bianco e nero, ci fu un boom di acquisti per le prime televisioni a colori. E solo perchè si era era saputo che il film era stato girato proprio a colori".

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