"Il futuro ponte sull’Arno e la messa in sicurezza della Fi-Pi-Li per affrontare il nodo del traffico nelle Signe". A chiederli sono i primi cittadini di Signa e Lastra a Signa, rispettivamente Giampiero Fossi ed Emanuele Caporaso, dopo le giornate da incubo che i residenti della zona hanno vissuto a seguito dei gravi incidenti stradali avvenuti proprio sulla superstrada, nel tratto fra Lastra a Signa e Montelupo Fiorentino. Le chiusure scattate per i soccorsi e la messa in sicurezza hanno mandato in tilt per intere giornate i due Comuni, fra tir inerpicati sulle colline e incastrati in strade minori, code infinite e tempi decuplicati anche per piccoli spostamenti interni.
"Firenze e l’hinterland hanno un’importanza che va ben oltre la presenza dei residenti – ha dichiarato Fossi – sia per il ruolo turistico, sia per il peso produttivo dell’area posta a nord ovest della città. Questo fa sì che si creino flussi di traffico enormi, che si concentrano sia sulla Fi-Pi-Li che sulla viabilità minore. In questo senso, credo che il futuro ponte sull’Arno possa costituire un elemento di respiro per il passaggio sull’asse nord/sud, a ovest di Firenze. Servirebbe anche il rafforzamento della mobilità su ferro, considerando che abbiamo stazioni importanti come Signa e San Donnino. Per alleggerire la Fi-Pi-Li dai pendolari penso a una linea lenta, con cadenza ogni 15 minuti. Una soluzione che purtroppo non inciderebbe sul trasporto merci, visto che in questo ambito il treno è ormai pressoché inutilizzato, ma che convincerebbe molti a lasciare a casa l’auto". E in merito alla costituzione di Toscana Strade e al pedaggio per i Tir sulla superstrada? "La vedo come una buona soluzione per trovare i fondi necessari alla manutenzione della grande arteria – dichiara Fossi – mentre non so quanto possa incidere sul traffico. Avremmo sicuramente una strada più manutenuta e sarebbe un risultato importante, ma dovremmo comunque portare avanti anche le altre soluzioni per alleggerire il traffico".
Sulla centralità del nuovo ponte sull’Arno insiste anche Caporaso. "Il problema ha due livelli – dice il sindaco di Lastra a Signa -. Il primo riguarda il traffico che percorre la viabilità ordinaria dei nostri territori, a maggior ragione in caso di ingorghi sulla Fi-Pi-Li. Il secondo è relativo alla superstrada in sé, che ha ormai flussi di traffico decisamente superiori a quelli per i quali è stata progettata e costruita. Per la viabilità ordinaria sono essenziali il nuovo ponte sull’Arno e l’alleggerimento del traffico sulla 67, anche attraverso le varianti che stiamo realizzando con fondi regionali. Per la Fi-Pi-Li, che nel tatto fra Firenze e Santa Croce, quindi inclusa la zona di Lastra, registra il passaggio di circa 90mila mezzi al giorno, occorrono investimenti importanti. Concordo quindi con l’idea del presidente della Regione, Eugenio Giani, di creare una società dedicata e di imporre il tributo per i tir. Altrettanto importante è realizzare il nuovo svincolo dell’autostrada, a Scandicci".