"Così libereremo Firenze dal caos traffico"

Dalla tramvia a un piano per bus turistici e scarico merci. L’assessore Giorgetti: «Ci sono difficoltà, ma a Firenze oggi si circola meglio»

Una vigilessa impegnata a districare un ingorgo nella zona della stazione

Una vigilessa impegnata a districare un ingorgo nella zona della stazione

Firenze, 9 novembre 2019 - «Il traffico fiorentino è caotico? Può darsi, ma io alle sensazioni preferisco i numeri. E i numeri dicono che delle quattordici città metropolitane d’Italia solo in tre si scorre meglio rispetto a qui. E una di queste è Venezia... Poi Cagliari e Torino». Santa Maria Novella collassa, la zona Dalmazia-Careggi annaspa. Si va a passo d’uomo in viale dei Mille, in via Baracca, sulla Pistoiese. Ma l’assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio vede il bicchiere mezzo pieno e dice convinto che a Firenze le cose, sebbene migliorabili, vanno molto meglio di altrove.

Assessore però in questi giorni non si fa un metro... «Sono giorni particolari, di pioggia intensa. Questo periodo non fa testo. Io preferisco parlare di statistiche» .  

Prego «Da noi, nel 2018 e quindi con i cantieri della tramvia aperti, il congestionamento quotidiano medio è stato del 25%».  

Che tradotto significa? «Che se per fare un tratto di viabilità scorrevole occorrono 20 minuti, a Firenze in media, su base annua, i minuti che servono sono 25. Roma, per dire, è al 39%».  

E’ vero. In certe zone si scorre. Il problema è che gli intasamenti sono a macchia di leopardo «Ho letto che secondo Confcommercio ogni giorno, per il traffico, si perdono 280mila euro. Non contesto la cifra, dico solo che le variabili sono tantissime. Il lunedì, ad esempio, si va molto meglio del martedì, che è il giorno della settimana peggiore. Il mercoledì è diverso ancora».  

Ci sono zone in tilt. Dalmazia, via Pistoiese, la Fortezza, il Ponte alla Vittoria. Che si fa? «Non la vedo così per molte di queste zone. E poi mi faccia dire che forse qualcuno ha la memoria corta e non si ricorda come erano fino a qualche anno fa il Ponte alla Vittoria e i viali Strozzi, Belfiore e Redi. Oggi le cose vanno decisamente meglio».  

Quindi tutti questi ingorghi non ci sono? «I casi vanno analizzati singolarmente. Le faccio l’esempio del viale dei Mille dove oggettivamente oggi ci sono più code rispetto a qualche tempo fa. Sa perché succede questo?»  

Perchè? «All’incrocio Mille-Marconi-Pratellino si verificava una quantità altissima di incidenti. Abbiamo chiesto alla Silfi di intervenire e loro hanno aggiunto un tempo al semaforo. Così ora il rosso dura di più. Però c’è più sicurezza. E io preferisco di gran lunga le code agli incidenti. Gli incidenti mortali sono calati significativamente negli ultimi 10 anni».  

Le associazioni chiedono un tavolo per ridiscutere di mobilità e consegne merci. «Il tavolo c’è da più di un anno. Ne fanno parte anche Confcommercio e Cna. Abbiamo fatto più incontri e coinvolto anche l’Università per studiare le esperienze di altre città. Un lavoro importante che si concluderà fra pochi mesi e che modificherà l’attuale situazione. Confcommercio faccia lì proposte operative come hanno fatto altre associazioni. Chi partecipa al tavolo per Cna magari dovrebbe informare il suo presidente...».  

Furgoni, furgoncini, merci. C’è un po’ di caos. «Stiamo già lavorando seriamente sulla riorganizzazione di questo sistema di servizi e prova ne è che di recente abbiamo anche partecipato al meeting di Rimini sui nuovi progetti per la logistica delle merci. Presto rivoluzioneremo le regole dentro e fuori la Ztl. Le associazioni, dal canto loro, ci vengano incontro magari proponendo una rimodulazione di orari per certe attività e invitando tutti a rispettare le regole».  

Lei punta molto sul trasporto pubblico, la cura del ferro. Come si svilupperà in futuro? «Una volta completato il sottoattrversamento ferroviario, libereremo i binari in superficie potenziando i collegamenti metropolitani e rafforzando l’interscambio con bus e tramvie. Sono programmi veri, non annunci spot».  

Bus turistici: siamo invasi... «Stiamo adottando soluzioni strutturali con interscambi alle fermate del tram a Villa Costanza e in zona Guidoni».  

Lavoratori, pensionati, studenti. Ora i turisti. Ci sta tutta questa gente dentro la tramvia? «Stiamo spalmando i flussi in orari e luoghi diversi prioprio per questo. A Villa Costanza c’è un servizio avviato da due anni, Guidoni sta decollando ora. In futuro ci saranno gli interscambi a Bagni a Ripoli con la nuova linea. In più adottiamo tariffe particolari. I pullman che sostano a Guidoni pagano 100 euro. Sul lungarno Pecori Giraldi 400».  

Sì, ma sul lungarno Pecori Giraldi c’è sempre caos. Non si potrebbero far fermare più lontani dal centro? «Sarebbe difficile, stiamo potenziando l’area Vittorio Veneto».  

Problema sosta. Ora con le strisce blu gratis per tutti i residenti le cose miglioreranno? «Sì, anche se qualcuno sarà contento e altri vranno da ridire». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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