Squid Game, allarme a scuola, la preside: "Rischio risse tra ragazzi per imitare la serie"

Rignano sull'Arno (Firenze): la circolare indirizzata alle famiglie e al corpo docente in un istituto della provincia di Firenze. "E' importante prevenire"

Un momento di Squid Game

Un momento di Squid Game

Rignano sull'Arno (Firenze), 23 ottobre 2021 - Allarme Squid Game: adesso è concreto e reale quello che già molti istituti scolastici avevano in qualche modo paventato. In un istituto di Rignano sull'Arno la preside ha inviato una circolare ben precisa. Che cita proprio la super serie Netflix, diventata un vero e proprio caso, una mania scoppiata a livello internazionale.

Cos'è Squid Game e perché tutti ne stanno parlando

La produzione sud coreana ha travalicato ormai i confini del semplice fenomeno televisivo, diventando fenomeno di costume. Nella circolare la preside ricorda come ci siano già diversi casi di giovanissimi che giocano a "1,2,3 stella" imitando uno dei giochi della serie. E se nella finzione chi sbagliava pagava con la vita, tra i ragazzi invece chi guida il gioco dispenserebbe calci e pugni, secondo quanto riportato, a chi si muove.

Una vicenda che adesso deve essere approdondita dalle autorità ma che ha già cominciato a far discutere i genitori. L'emulazione di Squid Game è già una realtà ed esempi simili ci sono stati anche in altre città italiane. Nella circolare si chiede ai genitori ma anche agli insegnanti dell'istituto di fare attenzione al comportamento dei giovanissimi per evitare conseguenze fisiche pericolose. 

L'allarme Squid Game era stato lanciato da esperti e psicologi: i tentativi di emulazione di una serie che appassiona il pubblico ma che è violenta potrebbe portare a comportamenti non corretti fra i più giovani, facilmente influenzabili. 

C'è addirittura una petizione per cancellare Squid Game da Netflix. La proposta choc arriva da Fondazione Carolina, la Onlus dedicata a Carolina Picchio, prima vittima di cyberbullismo in Italia, che si occupa da anni del benessere dei minori sul web. "Ci riteniamo una realtà propositiva, lo confermano le collaborazioni con i colossi del web nell'ottica della prevenzione e del supporto ai ragazzi e alle famiglie - spiega il segretario generale, Ivano Zoppi - ma di fronte allo sgomento di mamme e maestre delle scuole materne non bastano i buoni propositi, serve un'azione concreta".

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