Specializzati under 30, parole chiave Le aziende cercano ma non trovano

L’analisi dell’ufficio studio della Camera di Commercio: tante difficoltà nella fascia d’età inferiore ai 29 anni

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"Le figure professionali che le aziende più faticano a trovare sono quelle altamente specializzate, come ingegneri e tecnici. Anche i cuochi, però, continuano ad essere tra i più ricercati". A dirlo è Simonetta Cannoni, direttrice di Arti, l’Agenzia regionale toscana per l’impiego, ma è anche quanto emerge dall’ultimo rapporto, quello relativo ad agosto, del sistema informativo Excelsior, a cura dell’ufficio statistica e studi della Camera di commercio di Firenze.

Quasi il 18 per cento delle assunzioni nella città metropolitana riguarda infatti cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici. Le aziende hanno programmato, solo nel mese di agosto, di assumerne 990. La possibilità però di trovarli tra i giovani entro i 29 anni è molto bassa. La difficoltà di reperimento per questa figura è infatti di oltre il 57 per cento contro una media generale che si ferma al 40 per cento. Tra gli under 29 si fa ancora più fatica a trovare commessi, per i quali la difficoltà di reperimento è del 65,4 per cento. Ma se non si trovano cuochi, camerieri né addetti alle vendite, aumenta in generale l’interesse delle aziende nei loro confronti. La domanda di giovani da parte delle imprese tende infatti "moderatamente a salire", guadagnando circa tre punti percentuali (da 31,5% a 34,5%). Oltre a addetti all’accoglienza e assistenza alla clientela, addetti alle attività turistiche e commessi, le aziende ricercano giovani per inserirli nei settori benessere e cura della persona, ma anche come specialisti della formazione e insegnanti e operai specializzati in metalmeccanica. Per il titolo di studio, le imprese fiorentine richiedono soprattutto la laurea a indirizzo economico, quella in ambito sanitario e paramedico e quella in ingegneria industriale.

Relativamente al tipo di assunzione, i contratti a tempo indeterminato sono diminuiti rispetto ad agosto 2021: la loro quota sul totale è scesa dal 22,8 per cento al 20,8 per cento in un anno. Le assunzioni a termine, pari al 64,3 per cento del totale, rimangono così la modalità preferita dalle imprese, anche se, si legge nel report, "per il prossimo breve termine potrebbero riprendere vigore le stabilizzazioni o gli ingressi a tempo indeterminato, visto che, essendo tornata in vigore la norma introdotta con il decreto dignità, il contratto a termine con durata superiore ai 12 mesi deve avere la causale". Da agosto a ottobre 2022, complessivamente, le aziende della città metropolitana fiorentina prevedono di assumere quasi 27mila persone. Un dato, però, che potrebbe essere rivisto al ribasso, alla luce dei rincari energetici.

Monica Pieraccini

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