Sentieri di libertà verso Pian d’albero per capire l’orrore della guerra

Zaino in spalla e scarpe comode ai piedi, gli studenti di Bagno a Ripoli ieri sono stati impegnati in una gita particolare ed emozionante sui "Sentieri della libertà".

Circa 200 studenti degli istituti comprensivi Mattei e Caponnetto e i più grandi del Gobetti Volta, con la presenza anche del sindaco Francesco Casini, hanno raggiunto Pian d’Albero, dove il 20 giugno del ‘44 furono uccise 39 persone tra partigiani della Brigata Sinigaglia e i membri della famiglia Cavicchi, tra cui il quindicenne Aronne, che avevano dato loro ospitalità. Per la prima volta non c’era la sorella Giuseppina, sopravvissuta alla strage e morta 88enne all’inizio del 2022. Viveva da tempo a Bagno a Ripoli, ma era molto presente nel Valdarno e ogni volta che c’era bisogno della sua testimonianza.

L’iniziativa è stata organizzata anche con i Comuni di Figline Incisa e Rignano e con tante associazioni locali. A Casa Cavicchi c’è stata anche una rappresentazione teatrale con la compagnia di Ponte a Ema, musica e testimonianze sulla resistenza.

"Poter dare testimonianza laddove si è svolta questa tragedia, è un contribuito insostituibile nell’educazione di questi ragazzi" ha detto Luigi Remaschi, presidente dell’Anpi di Bagno a Ripoli.

Ma.Pl.

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