Quando il defunto paga il pedaggio

Il Comune di Bagno a Ripoli, imperterrrito, chiede da 100 a 150 euro per il transito verso il cimitero comunale

L’impianto per la cremazione

L’impianto per la cremazione

Bagno a Ripoli, 30 giugno 2020 - Il Comune torna a chiedere il "pedaggio del defunto": 100 euro per i residenti della Città Metropolitana, 150 per gli altri, gratis per Bagno a Ripoli e Ponte a Ema, per portare il defunto in un cimitero comunale. Lo aveva già istituito nel febbraio 2019 per la cremazione a San Piero a Ema. La Venerabile Confraternita del Santissimo Sacramento che ha in gestione camposanto e impianto, ha vinto il ricorso al Tar che ha annullato la delibera e previsto il rimborso da parte del Comune dei 300mila euro riscossi nel 2019.

L’amministrazione però non li ha resi, ricorrendo al Consiglio di Stato con udienza al prossimo dicembre. Domani in commissione e poi nel prossimo consiglio comunale andrà in approvazione un nuovo diritto di trasporto salme, che estende il "pedaggio" a tutti i cimiteri, aggirando la discriminazione tra tumulati e cremati contestata dal Tar. Ma la Confraternita rifiuta la decisione: "Il Comune tenta di reintrodurre quanto bocciato dal tribunale – sostiene il provveditore Ettore Brondi – aggravando i costi per le famiglie. Siamo il solo Comune nell’area metropolitana con una gabella simile. Il nostro impianto a emissione zero è un fiore all’occhiello e abbiamo fatto tanti investimenti, come l’impianto fotovoltaico a disposizione del camposanto e delle 64 celle frigo in cui accogliamo le salme anche un mese".

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