Pace e ambiente, la mano di Quinn a Boboli

L’opera, che in futuro sarà collocata a Pietrasanta, sarà esposta anche al palazzo dell’Onu a New York

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Due enormi mani bianche, unite ad accogliere e proteggere un albero d’olivo, simbolo di pace, ma in questo contesto anche richiamo alla difesa dell’ambiente. Si chiama “Give“ l’ultima scultura di Lorenzo Quinn (Roma, 1966), artista italiano da anni residente in Spagna, da ieri esposta nel Giardino di Boboli, dove resterà fino all’autunno.

Il candore delle sue braccia tese, gigantesche, che uscivano dal Canal Grande, erano già state un monito tre anni fa a Venezia, quando nell’ambito della Biennale aveva presentato la sua monumentale installazione per denunciare i cambiamenti climatici. Adesso un’opera meno minacciosa, ma altrettanto toccante: "La mano dell’uomo è mia, quella della donna è di una modella, la loro unione rappresenta tutta l’umanità - spiega Lorenzo Quinn –. Il bianco è il colore della purezza e dell’innocenza, della colomba e della pace. Per questo ho scelto di offrire un ulivo come messaggio universale. Nella vita per ricevere bisogna dare. E tutti noi abbiamo ricevuto e continuiamo a ricevere molto dalla terra. Nasce da questa riflessione l’opera Give che ho l’onore di presentare in anteprima nel Giardino di Boboli. Grazie alla fiducia del direttore Schmidt riesco a realizzare il sogno di esporre qui una mia opera che sarà poi donata a Pietrasanta". Realizzata in resina e materiale riciclato, a settembre “Give“ sarà infatti installata nel Parco Internazionale di Scultura della cittadina lucchese, dove farà parte di un progetto Onu contro il cambiamento climatico. L’opera sarà esposta al Palazzo di Vetro di New York, dove una delle mani sarà di colore nero per condividere e rafforzare il messaggio “Black lives matter”. "Tutte le mie sculture sono molto contemporanee, riflettono i nostri tempi e la necessità di un cambiamento", ha aggiunto Quinn.

"Ancora una volta gli Uffizi si rendono protagonisti di un’iniziativa artistica che collega il capoluogo con un’altra citta’ sul territorio della Toscana– ha detto il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt –. Il giardino di Boboli accoglie temporaneamente un’opera destinata a Pietrasanta, per richiamare inisieme il rispetto, l’attenzione e la tutela dovuti all’ambiente e al nostro bellissimo paesaggio".

L’iniziativa è stata possibile grazia al sostegno della Fondazione Ginevra Olivetti Rason e la collaborazione diella società Once. "Il messaggio di ‘Give’ esprime valori in cui ci identifichiamo nelle attività della Fondazione che porta il nome di mia figlia - ha concluso il presidente Gian Paolo Olivetti Rason –: donare, pensando al prossimo, impreziosendo la vita quotidiana di contenuti positivi, anche nelle arti".

Olga Mugnaini

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