Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi (foto) potrebbe essere presto a Sesto per un sopralluogo nell’area Ginori per verificare, dal vero, quanto denunciato nelle diverse note inviategli dai comitati che si battono contro le previste edificazioni, e in particolare il nuovo supermercato Unicoop, nelle vicinanze del museo. Questo, almeno, è l’auspicio dei comitati che gli hanno inviato un invito formale: "Abbiamo più volte contattato il ministero dei Beni culturali – dice Claudio Pizzuto, presidente del Comitato tutela alberi Sesto Fiorentino – prima il ministro Franceschini e ora Sangiuliano perché vengano a prendere visione della situazione direttamente sul territorio, quindi siamo molto felici della presa di posizione del sottosegretario Sgarbi che ha denunciato l’incongruità di un museo stretto fra un supermercato e un condominio. Da parte nostra auspichiamo che, oltre Sgarbi, il Ministero possa prendere coscienza del fatto che un museo ha bisogno di un proprio spazio di decompressione, di un luogo in cui si possa costruire la bellezza non solo all’interno ma anche all’esterno, per dare una giusta accoglienza ai visitatori e prepararli all’accoglimento della bellezza. Questo sarebbe stato possibile con il parco Ginori".  La presa di coscienza – secondo i comitati – dovrebbe avvenire con l’apposizione sul museo delle porcellane sestese di un vincolo di tutela indiretta: "Questa è l’unica speranza – conclude Pizzuto – che il Ministero, cioè, introduca il vincolo perché la presenza di un supermercato e di spazi commerciali ai lati danneggerebbe la bellezza del museo. Altrimenti il Comune, che ha confermato tutte le previsioni per l’area Ginori nel Piano Operativo Comunale appena adottato in consiglio, non farà mai un passo indietro, qui non siamo a Sesto siamo a Sestograd!".  Sandra Nistri

Cronaca

Il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi (foto) potrebbe essere presto a Sesto per un sopralluogo nell’area Ginori per verificare, dal vero, quanto denunciato nelle diverse note inviategli dai comitati che si battono contro le previste edificazioni, e in particolare il nuovo supermercato Unicoop, nelle vicinanze del museo. Questo, almeno, è l’auspicio dei comitati che gli hanno inviato un invito formale: "Abbiamo più volte contattato il ministero dei Beni culturali – dice Claudio Pizzuto, presidente del Comitato tutela alberi Sesto Fiorentino – prima il ministro Franceschini e ora Sangiuliano perché vengano a prendere visione della situazione direttamente sul territorio, quindi siamo molto felici della presa di posizione del sottosegretario Sgarbi che ha denunciato l’incongruità di un museo stretto fra un supermercato e un condominio. Da parte nostra auspichiamo che, oltre Sgarbi, il Ministero possa prendere coscienza del fatto che un museo ha bisogno di un proprio spazio di decompressione, di un luogo in cui si possa costruire la bellezza non solo all’interno ma anche all’esterno, per dare una giusta accoglienza ai visitatori e prepararli all’accoglimento della bellezza. Questo sarebbe stato possibile con il parco Ginori". 
La presa di coscienza – secondo i comitati – dovrebbe avvenire con l’apposizione sul museo delle porcellane sestese di un vincolo di tutela indiretta: "Questa è l’unica speranza – conclude Pizzuto – che il Ministero, cioè, introduca il vincolo perché la presenza di un supermercato e di spazi commerciali ai lati danneggerebbe la bellezza del museo. Altrimenti il Comune, che ha confermato tutte le previsioni per l’area Ginori nel Piano Operativo Comunale appena adottato in consiglio, non farà mai un passo indietro, qui non siamo a Sesto siamo a Sestograd!". 
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