Nuova vita al Parterre, via dal degrado "Attività tutto il giorno: pronti al rilancio"

Dopo il progetto estivo Oasi, si studia un allestimento invernale. E poi definitivo

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L’estate appena conclusa per il Parterre ha segnato l’inzio della rinascita. Una struttura che, progressivamente, dagli anni Novanta, è finita nel degrado: gli uffici pubblici la fanno vivere solamente al mattino, per il resto della giornata è preda di balordi e traffici illeciti. Dopo tantissimi anni l’area era stata messa a bando dal Comune fra gli spazi dell’Estate Fiorentina e grazie al progetto dell’imprenditore e interior designer Giovanni Fittante si è trasformata in un’"Oasi" di arte e cultura, happening e musica, eventi e slow-food. Ma non può finire qui. Nel convegno "Parterre tra passato e futuro" della struttura è stata ripercorsa la storia, dalla sua nascita nel 1767, come giardino alla francese voluto dal granduca Pietro Leopoldo di Lorena, sino all’attualità e a quel che verrà. Al convegno hanno preso parte, con il governatore toscano Eugenio Giani, l’architetto Massimo Ruffilli, gli assessori di Palazzo Vecchio Federico Gianassi e Maria Federica Giuliani, il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi, lo stesso Fittante che, cresciuto al Ponte Rosso, negli anni in cui ha seduto fra i banchi del consiglio comunale, si era battuto perché il Parterre potesse vivere con nuove funzioni. "Ridare vita a quella che era la porta Nord di Firenze, come ha ribadito anche il presidente Giani, è un imperativo", dice Giuliani (a sinistra, nella foto).

Quindi per l’inverno si sta pensando a una soluzione coperta, con un "Innovation center" e un mix di attività tra cultura, esposizioni e slow-food. "Una soluzione temporanea potrebbe essere l’ideale – spiega l’assessora all’iurbanistica Del Re – in attesa di riprogettare completamente l’intera struttura con la rinascita di piazza della Libertà".

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