Mascherine: quando potremo toglierle, le date possibili

Oggi pomeriggio si riunirà il Comitato tecnico scientifico. Le possibili date in cui cadrà l'obbligo, ma solo all'aperto, dove non ci sono assembramenti

Una mascherina

Una mascherina

Roma, 21 giugno 2021 - Si va verso la liberazione dalla mascherina, ma solo all’aperto, là dove non ci sono assembramenti. Il via libera dovrebbe arrivare oggi, visto che la riunione del comitato tecnico scientifico è convocata per le 18,30. Sembra quasi impossibile, dopo tanti mesi, di poter tornare a respirare in libertà.

Il Cts darà dunque un’indicazione riguardo alla data in cui l’obbligo cadrà anche nel nostro Paese, ma inserirà numerose prescrizioni. Perchè non possiamo certo permetterci di tornare indietro, come accadde la scorsa estate. È vero che stavolta abbiamo a nostro vantaggio la campagna vaccinale ben avviata, ma l’attenzione deve restare alta. Un peggioramento della curva epidemiologica il prossimo autunno rappresenterebbe una batosta insostenibile, sotto tutti i punti di vista, per il nostro Paese. Resta infatti l’incognita delle varianti, soprattutto quella indiana. Insomma, torniamo pure a sfoggiare il rossetto, ma non dimentichiamoci che la guerra al Coronavirus non è vinta del tutto.

Quando potremmo togliere la mascherina all’aperto

Pare ormai quasi scontato che il mese prossimo torneremo a mostrare il nostro viso. Sono al momento due le date ‘in bilico’: primo o 5 luglio. Ricordiamo che il 2 luglio avremo i consueti dati riguardanti il monitoraggio settimanale. Se saranno buoni, a quel punto non dovrebbero esserci ostacoli. E dunque, almeno in parte, verrà meno l’obbligo di dispositivo di protezione.

In che modo potremo stare senza mascherina

Potremo tornare ‘liberi’ all’aperto, mantenendo però sempre la distanza dalle persone non conviventi. La mascherina andrà però tenuta sempre in tasca: in caso di assembramenti, dovrà essere indossata.

Quando la dovremo rimettere

Dovremo proteggere naso e bocco ogni volta che si entra in un negozio, in un supermercato, in un centro commerciale. Per i locali pubblici valgono le regole già in vigore. Se si sta al chiuso si può togliere la mascherina quando si è seduti al tavolo mentre bisogna metterla quando ci si alza per andare al bagno, per uscire o per avvicinarsi alla cassa. È presumibile che sarà mantenuta per il personale dei locali pubblici anche quando impegnato all’aperto.

Mezzi di trasporto

Se non ci sarà folla, alla fermata del bus si potrà togliere la mascherina. Va però indossata durante il viaggio. Stessa regola per aerei e treni. Le regole non cambiano, anche tenendo conto che la capienza dei vagoni è stata portata all’80 per cento

E i vaccinati?

Alcune settimane fa era girata l’ipotesi di far togliere la mascherina, al chiuso, nel caso in cui tutte le persone presenti siano vaccinate e non presentino particolari fragilità. Anche di questo aspetto si parlerà oggi pomeriggio.

I commenti degli esperti

"Non c'è un tecnicismo o un manuale per dire quando togliere quest'obbligo" di mascherina all'aperto. "Io credo che ormai, con l'attuale situazione" dell'epidemia di Covid-19 in Italia, "si possa arrivare a far decadere l'obbligo e la finestra temporale ipotizzata tra il 5 e il 15 luglio mi sembra giusta, proprio per far sì che queste aperture siano definitive e non debbano essere fatti passi indietro". Lo ha sottolineato il virologo dell'università Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, durante la trasmissione 'Rotocalco 264' su Cusano Italia Tv. "Una certa quota di positivi c'è ancora - ha osservato - quindi dobbiamo procedere con cautela. Comunque dovremo portare la mascherina e utilizzarla quando serve in situazioni particolari".

«Nonostante il mio atteggiamento prudenziale, credo che l'obbligo di mascherine all'aperto possa decadere. All'aperto abbiamo una minore probabilità di contagio, abbiamo il 53% della popolazione vaccinato con almeno una dose. All'aperto la mascherina può esserci utile se ci sono forme di assembramento o si è in un contesto in cui si parla, si canta». Lo ha detto Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, è intervenuto ai microfoni della trasmissione L'Italia s'è desta, su Radio Cusano Campus, sottolineando: «dobbiamo anche essere pragmatici, i controlli non ci sono, la gente le mascherine se le toglie da sola, una settimana in più o una settimana in meno cambia poco». Di fatto il problema principale, ha sottolineato, è quello del mancato tracciamento. «In questo momento in cui il contagio è calato - ha detto Cartabellotta - dobbiamo potenziare tutte le strategie di tipo di sanitario, le normative sui parametri che determinano la zona bianca però scoraggiano il contact tracing. La cosa più saggia sarebbe introdurre un numero minimo standard di tamponi da effettuare per 100mila abitanti».