Lavori alla rotonda, è una bolgia

Giorni d’inferno per la parziale chiusura all’altezza di via Forlanini

Novoli, traffico per i lavori

Novoli, traffico per i lavori

Firenze, 22 aprile 2018 - Un girone  dantesco. Traffico impazzito venerdì sera e ieri mattina a Novoli. La parziale chiusura della rotonda Forlanini per lavori di asfaltatura ha fatto saltare i (già precari) nervi dei fiorentini, ormai da troppo tempo alle prese con una viabilità da incubo. «Due sere fa ho avuto la cattiva idea di uscire con delle amiche – racconta Giada –. Dopo pochi minuti mi sono ritrovata in un imbottigliamento pauroso. Morale della favola: sono tornata a casa un’ora dopo. E senza aver visto le amiche». Chi arrivava da via di Novoli veniva obbligatoriamente fatto svoltare a destra, in via Villa Demidoff. Mentre le auto provenienti da via Forlanini dovevano per forza di cose girare in via di Novoli. Dopo una serata da dimenticare, ieri mattina c’è stato il bis. Dalle 8,30, ‘concerto di clacson’ tra via di Novoli, via Villa Demidoff, via San Donato, via Paganini e via Baracca.

Un ‘giro dell’oca’ estenuante, che ha fatto perdere le staffe ai residenti. «Non so come tornare a casa – tuona Marcello alle 8,40 –. È tutto chiuso e non c’è neanche un vigile. Non vedo neppure un cartello». Alle 10,30, con la riapertura di una corsia verso il centro, la situazione si è alleggerita non poco. Ma il traffico è tornato alla normalità solo verso la fine della mattina. Inevitabilmente, la rabbia è sfociata sui social. «Dovevate aspettare il venerdì sera, quando la gente esce?», è una furia Simone. «La rotonda più lunga della storia…», sbuffa Saverio.

Ad esasperare ancor più gli animi è arrivato pure il ‘maxi-marciapiede’ a onda, che di fatto crea un imbuto proprio agli automobilisti che si immettono nella famigerata rotonda. C’è chi pensa che «l’abbia disegnato un ubriaco», chi ipotizza che sia stato fatto così «per impedire la sosta delle auto» e chi, come i commercianti, ha un diavolo per capello, perché quel marciapiede-maxi ha tolto ogni «possibilità di posteggio veloce». I tecnici di Palazzo Vecchio ribattono però che quanto realizzato è quello previsto dal progetto, che si deve attenere alla normativa. Si tratta quindi di una scelta tecnica che risponde alla norma: la rotatoria per funzionare deve avere precise dimensioni e un dato raggio di curvatura per evitare manovre pericolose. Dal punto di vista della circolazione, proseguono i tecnici, inizialmente si possono verificare alcune difficoltà. Lo stesso è accaduto quando è stata istituita la rotatoria tra via Baracca e viale Gori, ma una volta che la situazione si è stabilizzata le criticità si sono risolte.

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