La ripartenza post Covid parte dal rilancio delle eccellenze del luogo

Le eccellenze di Impruneta si uniscono per proporre ai visitatori il meglio del territorio

anfore in terracotta

anfore in terracotta

Impruneta (Firenze), 2 giugno 2021 - Il 2020 è stato indubbiamente un anno nel quale i territori, soprattutto quelli vocati all'accoglienza turistica, hanno sofferto dell'assenza di visitatori, in particolare quelli stranieri. Così è stato anche per Impruneta, una delle patrie del vino, dell'olio extravergine d'oliva e della terracotta, peculiarità del luogo. Adesso però è il momento di progettare la ripartenza. E le varie strutture non si vogliono certo far trovare impreparate ma, anzi, stanno preparando la miglior accoglienza di sempre, unendo le proprie forze. E' il caso del Relais Villa Olmo, un vero e proprio angolo di paradiso alle porte del Chianti, che parte dal significato antico del termine relais, ovvero delle stazioni di posta, dove viaggiatori e pellegrini potevano trovare un buon piatto caldo e riposare durante il proprio viaggio. E in effetti all'oasi di pace che permette di godere appieno la bellezza delle colline imprunetane ammantate di olivete, grazie a 18 eleganti unità abitative fedeli alle tradizioni, si unisce il patrimonio enogastronomico di una cucina tipica toscana, che strizza l'occhio anche alle preparazioni tipiche della cucina iberica, mirabilmente curata dal giovane chef Alessio Leporatti. Una cucina che parla tanto del territorio a partire dai prodotti quali la pasta trafilata in bronzo di Giovanni Fabbri di Strada in Chianti, i formaggi di Corzano e Paterno, i tartufi di Stefania Calugi, le carni della fiorentina Macelleria Saccardi, il cioccolato Amedei, le celebratissime spezie della ditta Ciappi di San Casciano Val di Pesa. Ma Villa Olmo è anche "cotto fiorentino"che, oltre a fare bella mostra di sé nell'architettura e negli arredi del relais, si trova anche in cantina, grazie a una partnership intrapresa con l'azienda Mital, l'antica fornace Mariani produttrice di cotto imprunetino. Non a caso i vini dell'azienda Diadema, le cui cantine sono annesse alla tenuta, includono il vino Imprunetis, un Igt Toscana affinato in anfore di terracotta dell'azienda Mital, che richiama quest'ultima anche nella bottiglia. Un Relais, Villa Olmo, che si definisce "sostenibile" e totalmente "made in Impruneta". "La ristrutturazione - spiega il General Manager Simone - è stata effettuata da aziende locali e parte degli arredi sono fatti con materiali riciclati o con restauri effettuati da artigiani del posto. Raccogliamo poi l'acqua piovana per l'irrigazione di giardini e aree verdi e sosteniamo l'economia locale e la promozione del territorio: dalla creazione di vino dedicato alla terracotta, alle visite alle fornaci. Collaboriamo con le istituzioni locali per la corretta separazione dei rifiuti, con il compostaggio di quelli organici che vengono utilizzati come fertilizzanti naturali. Per il prossimo futuro – prosegue Pampaloni - abbiamo già un progetto fotovoltaico e di installazione di colonnine di ricarica per auto elettriche a cui pensiamo di dar luce a partire dal prossimo inverno". Quanto alla promozione del territorio Pampaloni evidenzia "la possibilità per i visitatori di partecipare a degustazioni guidate da esperti sommelier e divertenti laboratori di vino, oltre a safari tra i vigneti delle più prestigiose cantine toscane e tour i Vespa e in bicicletta". Ilaria Biancalani

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