Ingresso Uffizi e ponte alla Vittoria bloccati: "No all'invasione turca in Siria"

Firenze, disagi per i turisti. Diversi gli attivisti con cartelli e striscioni

Un momento della protesta (Umberto Visintini / New Press Photo)

Un momento della protesta (Umberto Visintini / New Press Photo)

Firenze, 12 ottobre 2019 - L'ingresso principale del Museo degli Uffizi è stato bloccato per alcuni minuti da un gruppo di attivisti fiorentini dello Iam, l'Iniziativa Antagonista Popolare. Il gruppo protesta con la Turchia per la recente invasione del nord della Siria e l'operazione nelle zone a controllo curdo. Diversi disagi per i turisti, in un sabato di sole che ha attirato moltissimi visitatori. L'azione dimostrativa si è svolta nel primo pomeriggio. 

"Siamo qui - scrive lo Iam in una nota - per pretendere che l'Unione Europea e comunità internazionale fermino il massacro portato avanti dalla Turchia. Oggi a Firenze i turisti che vengono da ogni parte del mondo non potranno ammirare la Venere di Botticelli e i tesori del rinascimento degli Uffizi. Pochi anni fa lo Stato Islamico radeva al suolo monumenti e siti archeologici preziosissimi in Siria. Quelle opere non si potranno visitare mai più. Noi non acceteremo di correre di nuovo questo rischio. In questo momento civili cadono sotto le bombe della Turchia e in migliaia stanno scappando dalle loro case, mentre i miliziani di ISIS scappano dalle prigioni e iniziano i primi attacchi bomba".

Poi in seguito anche Ponte alla Vittoria è stato bloccato, con forti ripercussioni al traffico, dal corteo pro curdi e contro i bombardamenti della Turchia in Siria. Circa 400 i manifestanti partiti da piazza del Carmine che si sono fermati all'inizio del ponte per poi muovere nuovamente verso il centro della città in direzione del consolato americano, situato non lontano dal ponte alle Vittoria. In precedenza il corteo aveva creato altri disagi al traffico passando lungo i viali.

Tra le manifestazioni a Firenze a seguito degli attacchi della Turchia stamani si è svolto anche un presidio dell'associazione Firenze radicale davanti al consolato turco. per chiedere una immediata cessazione dell'offensiva. 

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