Aumentano le persone che per scelta o per necessità vivono in strada. I numeri, conferma il Comune, sono in aumento, soprattutto dopo il Covid che ha lasciato senza un tetto quella popolazione che galleggiava tra lavori a nero. Per loro Firenze, città che accoglie, ha un servizio complesso, personalizzato, eterogeneo. Il Comune finanzia direttamente Unità di Strada (UdS) gestite da Cooperativa Sociale CAT, Cooperativa Il Girasole e Fondazione Solidarietà Caritas. Il Progetto Insider ha presidi in tante zone sensibili della città, oltre a svolgere il coordinamento di tutte le UdS anche in collaborazione col volontariato. Al Centro Diurno La Fenice del Coordinamento Toscano Marginalità, lo sportello fa da collegamento con la strada.
In via Baracca lo ‘Sportello Mensa’ funge da collegamento e sportello di approfondimento delle storie individuali e l’avvio di percorsi. Spazio Donna è l’UdS al femminile: oltre all’aggancio e al supporto in strada, esegue accompagnamenti ai servizi sanitari e sociali. L’obiettivo è tutelare le fragilità femminile nella marginalità: donne con vissuti di violenza, consumi, sofferenze psichiatriche, che nel corso della vita le hanno portate a vivere sempre più ai margini. Sportello Trans si rivolge a chi è in condizione di grave deprivazione socio-economica, con un supporto in strada e accompagnamento ai servizi sanitari, sociali e legali. IN-OUT è per persone migranti che fanno uso di sostanze con approccio etno-clinico e fa base alla Fenice. Outsider, progetto finanziato dalla Regione con SdS, è per persone che consumano sostanze in condizioni di marginalità. Si sposta durante la settimana in varie postazioni con visite mediche nel camper di MEDU.
Città Indipendente è finanziato da Diaconia Valdese per migranti che fanno uso di sostanze. Il Comune opera con le tante realtà di volontariato e le loro unità di strada: tutte le sere dalle 20 alle 23 in inverno portano supporto a chi dorme in strada e rifiuta l’accoglienza distribuendo generi di prima necessità. Ne monitorano anche le condizioni. Oltre ai presidi fissi, le Unità di strada rispondono alle numerose segnalazioni, effettuano accompagnamenti e monitorano il territorio.
Tutte le segnalazioni che giungono ai servizi tramite i cittadini sono poi oggetto di una valutazione da parte del Servizio Sociale dedicato che può attivare l’intervento degli operatori. Jacopo Lascialfari, coordinatore delle Unità di Strada, si occupa dei progetti legati a persone senza dimora da quasi 30 anni. "E’ un lavoro che implica impegno di energie, tempo, competenza e un coordinamento di varie realtà".
Manuela Plastina