MANUELA PLASTINA
Cronaca

Il ponte di Matassino campo di battaglia politica

Ultime schermaglie prima delle urne a Figline sull’unico attraversamento dell’Arno, che necessita di lavori urgenti. Scambio di accuse tra le parti politiche

Ponte di Matassino al centro della diatriba politica pre urne

Ponte di Matassino al centro della diatriba politica pre urne

Figline e Incisa Valdarno (Fi), 07 giugno 2024 – Le ultime schermaglie pre-urne di Figline e Incisa trovano campo di battaglia sul Ponte di Matassino. La Città Metropolitana ha deliberato 895 mila euro di spesa per lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza dell’unico attraversamento sull’Arno. Enrico Buoncompagni, candidato sindaco sostenuto da due liste civiche di centro, ha accusato il Comune di “non aver messo a conoscenza cittadini e consiglieri dell’urgenza dei lavori a fronte di una situazione di pericolo”.

Il sindaco Giulia Mugnai giudica “insopportabile come si pieghi la verità dei fatti per ricavare un consenso spicciolo. Sono mesi che Comune e Metrocittà dicono che è oggetto di monitoraggio, come previsto per legge per tutti i ponti di competenza provinciale”. E loda l’essere riuscita a mantenere il ponte comunque sempre transitabile. Ma stamani sul ponte si sono presentati i rappresentanti del centrodestra, guidati dalla consigliera regionale FDI Elisa Tozzi e dal candidato sindaco della coalizione Silvio Pittori. Hanno ricostruito la vicenda “ponte di Matassino”, per cancellare “le svariate inesattezze dette”.  A ottobre 2022 – riepiloga Tozzi - è stato dato il via libera all’accordo tra Regione e Metrocittà per lo studio di fattibilità del secondo ponte, con un contributo regionale di 200 mila euro. “L’affidamento dell’incarico è stato poi perfezionato tra agosto e settembre 2023 e ad oggi, ampiamente decorsi i novanta giorni previsti per l’esecuzione della prestazione, non sappiamo ancora se lo studio è stato eseguito o se qualcuno lo ha visto. Inoltre, la Città metropolitana ha stanziato 859 mila euro per la messa in sicurezza dell'attuale ponte. La relazione tecnica a corredo della delibera che dispone questa spesa è molto chiara: rispetto ai precedenti accertamenti c’è un generale ammaloramento della struttura, che richiede quindi un intervento pesante. L'opera risale agli anni Sessanta e non è mai stata oggetto di una manutenzione straordinaria”. Per Tozzi, la sindaca Mugnai “sostiene che la Regione avrebbe già dato la disponibilità per mettere in campo delle risorse, quando non è assolutamente così. La realtà è una: 859 mila euro per la messa in sicurezza dell’attuale ponte e 200 mila per lo studio di fattibilità del secondo ponte, di cui non si sa ancora niente. In Regione nessuno ha ancora visto il progetto. Ogni mese che perdiamo tra studi e riesami la struttura va in malora”.