di Rossella Conte
All’indomani del vertice in prefettura con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, comincia l’operazione condotta dai carabinieri sulle strade calde della città. E l’Arma, che da ieri può beneficiare di un rinforzo giornaliero di 25 militari come annunciato dal titolare del Viminale, è partita da due delle zone più a rischio, via Palazzuolo con via Maso Finiguerra e San Jacopino. "Vogliamo dare una presenza tangibile, visibile, delle forze dell’ordine che incida positivamente sulla percezione della sicurezza", fissa gli obiettivi il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Luigi De Simone. Le 25 unità in più, spiega, sul solco di una campagna nazionale dell’Arma che investe le più grandi città metropolitane italiane, come Roma, Milano, Bari, Venezia, fanno parte delle squadre di intervento operativo (Sio) provenienti dai reparti della linea mobile, prevalentemente dal battaglione Toscana o dal reggimento Emilia-Romagna.
Così come definito con la prefettura "e d’intesa con il questore e la polizia, il loro compito sarà quella di assicurare con continuità una serie di servizi di prossimità nelle aree maggiormente sensibili alla criminalità diffusa e di strada, così come allo spaccio", aggiunge. Sotto la lente minimarket, internet point, strade dove spesso i residenti segnalano la presenza di spacciatori.
E proprio la droga e chi la vende sono nel mirino di questa operazione. In campo infatti anche le unità cinofile con Tami, femmina di pastore tedesco, che è riuscita a fiutare l’hashish di cui un uomo straniero si stava liberando in via dei Canacci sperando di eludere i controlli.
Al setaccio anche via Maso Finiguerra, la strada teatro di due brutali aggressioni. I militari hanno identificato visi sospetti, fermato chi cercava di accelerare il passo e ascoltato abitanti e commercianti. "È un primo passo, bisogna andare avanti in questa direzione" dice Andrea Boccacelli, uno dei portavoce di Palomar Palazzuolo. Nella zona recentemente si è consumato il pestaggio di Ezio, il 91 massacrato e rapinato, e quello di Fu Jianwen, il 42enne titolare del Bar il Cantuccio di via Maso Finiguerra aggredito per il caffè troppo caro. Ma i carabinieri hanno scandagliato anche tutto il quartiere di San Jacopino: controllati i minimarket e identificati i frequentatori tra gli applausi di chi ci vive.
"È un’operazione importante, finalmente la risposta che aspettavamo. Avanti così" dice il presidente dell’associazione Cittadini attivi San Jacopino Simone Gianfaldoni. I controlli nell’area San Jacopino – via Palazzuolo andranno avanti per tutta la settimana mentre tra 15 giorni si sposteranno alle Cascine e a Campo di Marte dove sono stati registrati la maggior incidenza di fenomeni di degrado, spaccio, danneggiamenti, furti sulle vetture e aggressioni in strada.