"Grida e minacce in piena notte" Settimello insorge contro la clochard

Il sindaco: "Visto l’aggravarsi della situazione abbiamo fissato un incontro a breve con gli assistenti sociali"

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Da una parte la condizione di chi vive in maniera precaria e con problemi evidenti, da più di 13 anni, e che deve essere, assolutamente, aiutato e sostenuto. Dall’altra il legittimo desiderio di riposo e tranquillità di una frazione, Settimello, costretta a convivere con le intemperanze di una donna che da più di un anno dorme sotto il loggiato della chiesa. Un dramma dunque, ma anche una situazione insostenibile che i residenti intorno alla parrocchia – che più volte in passato ha offerto aiuto compreso una sistemazione – hanno sintetizzato in una lettera indirizzata al parroco, al sindaco e al prefetto, raccontando di urla e "offese irripetibili" lanciate dalla donna anche in piena notte e di aggressioni a parole e minacce ai passanti anche brandendo oggetti.

"Noi – scrivono – abbiamo paura anche ad avvicinarci per prendere la nostra auto parcheggiata in piazza". Da qui la richiesta di intervenire al più presto "per la salute mentale e fisica della ragazza e l’incolumità di chi passa vicino, e dei bambini che frequentano il catechismo".

Una prima risposta arriva dal sindaco Riccardo Prestini: "L’amministrazione segue da tempo la vicenda e visto l’aggravarsi della situazione io e l’assessore al sociale, incontreremo nei prossimi giorni, insieme agli uffici, tutti i soggetti coinvolti, tra cui gli assistenti sociali e l’amministratore di sostegno, per individuare le soluzioni più adeguate alla situazione di disagio della signora".

Sandra Nistri

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