"Io, a Londra per onorare i caduti delle guerre"

L’ex capogruppo Pd in Comune a Scandicci Alexander Marchi lavora per la commissione Commonwealth post guerre

Alexander Marchi, ex capogruppo Pd del Comune di Scandicci

Alexander Marchi, ex capogruppo Pd del Comune di Scandicci

Scandicci, 11 gennaio 2023 - I semi della memoria danno buoni frutti. Lo testimonia la nuova vita di Alexander Marchi, ex capogruppo Pd del Comune di Scandicci. Alexander, papà scandiccese, mamma scozzese, da un anno si è trasferito a Londra per gestire la comunicazione della ‘Commonwealth war graves commission’, l’organizzazione che cura i cimiteri di guerra e i sacrari dei Caduti del Regno Unito, Canada, Australia, Nuova Zelanda, India e Sudafrica.

Di cosa si occupa?

"Appunto, semino la memoria – spiega Marchi –. L’organizzazione ricorda ogni anno 1,7 milioni di Caduti della I e II Guerra mondiale in 2.500 cimiteri di guerra e memoriali sparsi in tutto il mondo. La nostra attività è seguitissima sui social, non solo da appassionati di storia. Credo sia un modo anche per tenere alto il livello del flusso informativo su delle piattaforme spesso criticate proprio per i contenuti troppo terra terra. Ma c’è di più".

Dica.

"Raccolgo e divulgo le storie di vita dei giovani che sono arrivati fino all’estremo sacrificio per garantirci la libertà. Abbiamo un archivio sconfinato, disponibile anche online sul nostro sito www.cwgc.org. Da quando sono al lavoro sto approfondendo anche i fatti relativi al passaggio delle truppe che nel ‘44 hanno liberato il Chianti, Scandicci e Firenze. Sono Neozelandesi, Canadesi, Sudafricani, Indiani, oltre ai britannici".

In Toscana ci sono tre vostri cimiteri di guerra (Foiano della Chiana, Arezzo e Girone a Firenze), in Italia ve ne sono in tutto una cinquantina. Come mai?

"Dalla Prima guerra mondiale, la Corona inglese decise di dare un nome e una degna sepoltura a tutti i caduti in battaglia. L’orientamento è stato fin dall’inizio quello di mantenere le tombe nei luoghi delle battaglie, appunto perché non se ne perdesse la memoria. Così è stato, così è ancora oggi. I nostri monumenti onorano i Caduti e ci ricordano gli orrori della guerra. Un esempio su tutti: la CWGC gestisce il sacrario più grande del mondo dedicato ai caduti nella battaglia della Somme, nella prima guerra mondiale: si tratta di una lapide con 72.000 nomi di soldati Britannici e Sudafricani uccisi in durante i combattimenti e mai ritrovati".

Alexander non ha però dimenticato la sua terra. Nell’ultimo viaggio, di ritorno a Firenze, ha girato un video sul cimitero del Girone e ha raccolto le storie dei soldati neozelandesi caduti a San Vincenzo a Torri durante una battaglia tra le più cruente della Seconda guerra mondiale. "Mio nonno paterno era tra gli sfollati di San Vincenzo – ha concluso – se ci siamo ancora è grazie a questi ragazzi arrivati dall’altra parte del mondo per restituirci la libertà".

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