Rsa, la denuncia della Uil: "Gli anziani non sono oggetti"

Sotto accusa da parte dei delegati Uil Funzione Pubblica carichi di lavoro e assistenza

La protesta della UIL FPL (Foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

La protesta della UIL FPL (Foto Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 2 luglio 2022 - "Ristabilire condizioni di lavoro e assistenza adeguate nelle Rsa, per il bene di ospiti e dipendenti". A chiederlo i delegati Uil di varie strutture, insieme ad Alessandro Bottai e Beatrice Stanzani, segretari della Uil Fpl Toscana. "In molte Rsa vengono applicati contratti come Anaste1 e Anaste2, mai firmati dai confederali – dicono -. Ma c’è anche un discorso più ampio, che riguarda i livelli di assistenza. Già 2019 raccogliemmo 266 firme per evidenziare come i parametri non fossero adeguati alle nuove patologie. Con il Covid, la situazione è precipitata".

Tanti gli esempi denunciati: "Dalla scelta di lasciare due sole operatrici con 40 ospiti su più piani la notte, alla scarsità di sollevatori e vasche-barelle, fino all’uso di Oss per pulire camere e cucine durante il turno di notte. E ancora tempi ridotti per l’igiene, per imboccare gli ospiti o abitudini scattate con il Covid, come quella di servire la colazione a letto, senza alzare prima i pazienti. Gli anziani non sono oggetti. Chiediamo alla Regione più sorveglianza".

Li.Cia.

 

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